I Carabinieri del Comando provinciale di Agrigento, capitanati dal colonnello Giovanni Pellegrino, sono stati in stato di assedio. E l’operazione è stata intitolata “Assedio”. I militari hanno imperversato tra Licata e Campobello di Licata. Sette persone, ricorrendo le esigenze cautelari urgenti, sono state poste in stato di fermo di indiziato di delitto in attesa della convalida dell’arresto da parte del Tribunale di Palermo. Bersaglio del blitz scatenato all’alba di oggi mercoledì 19 giugno 2019, ad opera di oltre 100 Carabinieri, con elicotteri e unità cinofile, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, sono stati sette tra presunti vertici e affiliati alle famiglie mafiose di Cosa Nostra di Licata e di Campobello di Licata. In stato di fermo, tra gli altri, il presunto capomafia, Angelo Occhipinti, 64 anni, ritenuto il reggente della famiglia di Licata, già condannato per estorsioni aggravate dal metodo mafioso. Fermato per concorso esterno in associazione mafiosa anche un consigliere comunale in carica a Licata, Giuseppe Scozzari, eletto alle amministrative del 2018. Le telecamere nascoste dei Carabinieri hanno registrato filmati di riunioni tra i presunti associati per delinquere. E’ stata accertata un’estorsione per lavori edili in Germania. E sono stati documentati gli interessi mafiosi anche nel settore delle slot machines, tramite una compiacente società di distribuzione di apparati elettronici da gioco. I sette sottoposti a stato di fermo sono, oltre Angelo Occhipinti:
Vincenzo Bellavia, 34 anni, nato a Licata.
Angelo Graci, 32 anni, nato a Licata.
Giuseppe Puleri, 40 anni, nato a Canicattì.
Giuseppe Scozzari, 47 anni, nato a Licata.
Raimondo Semprevivo, 47 anni, nato a Licata.
Giuseppe Salvatore Spiteri, 46 anni, nato a Licata.
Conferenza e interviste in onda oggi al Videogiornale di Teleacras.