L’assessore regionale all’Economia, Armao, istituisce una Commissione d’indagine sul disavanzo da 2 miliardi e 100 milioni di euro riconosciuto dalla Corte dei Conti. I dettagli.
Il governo regionale presieduto da Nello Musumeci ha ereditato dalle precedenti legislature 2 miliardi e 100 milioni di euro di debito. Nonostante l’ex assessore all’Economia, Alessandro Baccei, sostenga che non si tratta della verità, è stata la Corte dei Conti, con sentenza numero 1 del 2019, a confermare quanto sentenziato in precedenza dalla Corte dei Conti di Sicilia, a riconoscere il maxi disavanzo ed a condannare la Regione a pagarlo. L’attuale assessore all’Economia, Gaetano Armao, ha ottenuto la rateizzazione per 1 miliardo e 600 milioni di euro, che la Regione Sicilia paga e pagherà in 30 anni. Gli altri 500 milioni di euro in 3 anni, invece. E la prima rata ha provocato la rigida dieta dimagrante della Finanziaria regionale 2019, sollevando polemiche e proteste da più parti. Adesso la giunta Musumeci, dopo che il disavanzo da 2 miliardi e 100 milioni di euro, zavorra a danno dell’amministrazione in corso e futura, è stato riconosciuto, solleva un interrogativo: quando, come e chi è responsabile del disavanzo? A tale quesito risponderà una Commissione d’indagine, che è stata istituita dallo stesso vice presidente della Regione, Gaetano Armao, al fine di ricercare l’origine e la configurazione dei 2 miliardi e 100 milioni di euro in profondo rosso. I componenti, tutti esterni, e che svolgeranno l’incarico a titolo gratuito, sono: Esmeralda Bucalo, docente di Diritto Costituzionale all’Università di Palermo, Riccardo Compagnino, commercialista, e Raffaele Mazzeo, commercialista, esperto in controllo dei conti pubblici. A presiedere e coordinare la Commissione sarà Giovanni Sapienza, già direttore generale del dipartimento del Bilancio. Nel decreto istitutivo firmato da Armao si legge che: “Il compito della Commissione è accertare in tempi brevi le cause che hanno prodotto il disavanzo acclarato dalla Corte dei Conti con la sentenza 1 del 2019, l’effettiva configurazione e la composizione”. E Gaetano Armao prospetta: “Appena riceverò la relazione dalla Commissione, ne informerò il presidente della Regione, l’Assemblea regionale e la Corte dei Conti. Il disavanzo accertato al 2017 è diventato un ordigno ad orologeria che abbiamo, tuttavia, in gran parte disinnescato grazie all’accordo concluso il 22 dicembre scorso con lo Stato, che ci consente di spalmare 1 miliardo e 600 milioni di disavanzo in 30 anni. Nel frattempo, prosegue il negoziato con lo Stato per garantire, nonostante questa pesante eredità, gli equilibri di bilancio. Il Governo regionale è impegnato direttamente, e da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze c’è ampia disponibilità”.