Le intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta che ha provocato l’arresto di alcuni presunti finanziatori di Matteo Messina Denaro e l’indagine sul deputato regionale Pellegrino.
Giovanni Falcone ha insegnato a seguire le tracce dei soldi per rintracciare e catturare i mafiosi latitanti. E l’insegnamento del magistrato vittima della strage di Capaci si rivela sempre più proficuo. Per la ricerca di Matteo Messina Denaro sono stati seguiti i “pizzini” e adesso anche, e soprattutto, il denaro. E la Procura antimafia di Palermo ed i Carabinieri di Trapani hanno arrestato un ex insospettabile imprenditore di Campobello di Mazara, che avrebbe finanziato la famiglia di Messina Denaro ottenendo copertura e sostegno ai propri affari. Si tratta di Calogero John Luppino, 39 anni, oggi a capo di un fiorente business delle scommesse online e delle slot machine. E’ recluso in carcere, indagato di associazione mafiosa così come due suoi collaboratori, suo zio, Salvatore Giorgi, e Francesco Catalanotto. Inoltre, nell’ambito dell’inchiesta e dalle intercettazioni sono emersi rapporti fra il gruppo Luppino e l’avvocato penalista di Marsala, Stefano Pellegrino, deputato regionale eletto nella lista di Forza Italia con 7670 voti, presidente della commissione Affari istituzionali e componente della commissione Antimafia. All’avvocato Pellegrino è stato notificato un avviso di garanzia per corruzione elettorale, senza l’aggravante di mafia, allorchè alle Regionali del 2017 avrebbe ricevuto voti in cambio di sacchi della spesa offerti dal gruppo Luppino. Ad occuparsi dello scambio e dei rapporti con gli elettori sarebbe stato lo zio di Calogero Luppino, Salvatore Giorgi, e lo stesso Giorgi avrebbe incontrato l’avvocato Pellegrino dopo l’elezione a deputato regionale. E poi così Giorgi si è rivolto, intercettato, al nipote Calogero Luppino: “Oggi sono andato con Nino da Stefano Pellegrino e abbiamo parlato di politica e compagnia bella. Domani si fanno i deputati questori. Lui, non so cosa minchia gli spetta, lui mi ha detto: ‘Io ho già parlato con l’assessore quelli di… tutti gli assessori disponibili a venire in provincia di Trapani’, ha parlato addirittura con Sgarbi per le Cave di Cusa, e compagnia bella.
Pellegrino mi ha detto, vediamo rispetto agli assessorati dove possiamo… mettere, tutti… anche persone nostra di fiducia, e ha detto che vuole un curriculum per quanto riguarda un revisore dei conti all’assessorato all’Agricoltura che è un assessore di Forza Italia questo… Dice: datemi un curriculum di un revisore dei conti iscritto all’albo… e cose, e poi vediamo le altre cose che possono nascere”. Calogero Luppino dal 2006 al 2011 è stato consigliere comunale a Campobello di Mazara eletto nella lista dell’Udeur, e nel 2014 ha fondato il movimento “Io amo Campobello”. Poi ha fondato una squadra di calcio a cinque e si è lanciato nell’accoglienza ai migranti ottenendo l’accreditamento di una struttura per 50 richiedenti asilo politico. Calogero Luppino e Salvatore Giorgi avrebbero alimentato il portafogli di Matteo Messina Denaro con il ricavato delle agenzie di scommesse, e nel frattempo, e più di recente, avvertendo la pressione delle forze dell’ordine ed il fiato degli investigatori sul collo, avrebbero meditato di trasferirsi altrove, augurandosi che Messina Denaro fosse arrestato. Ecco le intercettazioni a testimonianza di ciò.
Le parole di Calogero Luppino sono state: “E’ da quattro anni che dico a mia moglie che dobbiamo andare via da Campobello, dobbiamo andare via, dobbiamo andare via… Meglio che non mi muovo perché è peggio, sembra che voglio scappare, aspettiamo su cu fannu, se mi cercano non ho niente da fare. Fino a quando non prendono a ‘questo’ siamo tutti consumati… Perché ti legano tutti a questo deficiente”.
E le parole di Salvatore Giorgi sono state: “Io altri due anni me ne vado, me ne vado non perché ho imbrogli, ma perché l’Italia non ci appartiene… Finché non prendono questo cane di macogna, eh, in questo territorio faranno terra bruciata”.