Oggi in serata la messa celebrativa della restituzione alla città di Agrigento della Cattedrale di San Gerlando. Affidato l’incarico del progetto esecutivo sul colle.
Il 4 dicembre del 2017, l’Urega, che è l’Ufficio regionale per l’espletamento di gare per l’appalto di lavori pubblici, ha aggiudicato i lavori di manutenzione e di consolidamento statico della Cattedrale di San Gerlando ad Agrigento. La parte della Cattedrale che poggia sul colle non stabile è stata ingabbiata con catene d’acciaio, dalle fondamenta fino al tetto. Pertanto è stato un intervento esterno, per trattenere letteralmente la Cattedrale qualora ricorressero altri scivolamenti. Le colonne non dovrebbero cedere anche se sollecitate da movimenti del terreno sottostante, tormentato dal dissesto idrogeologico. Per la blindatura esterna della Cattedrale vi sono stati a disposizione complessivamente 1 milione e 536mila euro, tra fondi della Regione, della Cei, la Conferenza Episcopale Italiana, e della Diocesi agrigentina. Concluse tali opere, e revocata l’ordinanza del sindaco di chiusura della navata nord, 8 anni dopo il 25 febbraio del 2011 la Cattedrale normanna risorge al suo splendore ancora in occasione della festa del Santo Patrono Gerlando, già vescovo della città. Ed il presidente della Regione, Nello Musumeci, commenta: “La riapertura della Cattedrale di San Gerlando dopo 8 anni è un grande traguardo, frutto anche del nostro impegno, sin dall’inizio del mandato, per sbloccare procedure che risultavano ingolfate e che impedivano di metterla in sicurezza. Ci siamo sentiti mossi da un forte senso del dovere e da un profondo rispetto per l’intera comunità agrigentina insieme alla quale oggi possiamo festeggiare. Il contributo finanziario della Regione, che ammonta a 800 mila euro, è stato determinante, così come è stato, e continua a essere fondamentale, il ruolo del Genio Civile e dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico tuttora impegnati nelle procedure per fare partire i lavori che serviranno a stabilizzare il versante sul quale la Cattedrale sorge”. Già, infatti, le opere di consolidamento del colle di Girgenti sono fondamentali nel senso letterale del termine riferito alle fondamenta su cui poggia l’antica rocca, a rischio frana da monte a valle. Infatti, più volte il sindaco Calogero Firetto ha scritto al governo della Regione lanciando accorati appelli ad intervenire al più presto a rimedio dello scivolamento del colle, e a difesa di tutto ciò che è sottostante al colle. E si tratta delle abitazioni di 34 famiglie, per complessive 80 persone, e 21 attività commerciali, su cui grava l’incubo dello sgombero forzato e della chiusura della via 25 aprile. In ragione di ciò, il presidente Musumeci, che è anche commissario regionale contro il dissesto idrogeologico, ha annunciato, contestualmente all’evento odierno, la conclusione delle verifiche di rito e la firma del contratto con l’impresa che per 425mila euro si è aggiudicata nel dicembre scorso l’appalto per la redazione del progetto esecutivo dell’intervento sul colle. Si tratta della società per azioni “Technital” di Verona, che entro 90 giorni sfornerà il progetto. Poi lo stesso Ufficio contro il dissesto idrogeologico bandirà la gara per i lavori di consolidamento.