HomeFlash"Sicurezza", non si placa lo scontro a distanza tra Salvini e Orlando

“Sicurezza”, non si placa lo scontro a distanza tra Salvini e Orlando

Non si placano le polemiche intorno all’applicazione del decreto sicurezza. Oggi sui social il ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini, ha scritto: “Col Partito Democratico caos e clandestini, con la Lega ordine e rispetto. Certi sindaci rimpiangono i bei tempi andati sull’immigrazione, ma anche per loro è finita la pacchia!”.
Ed il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha replicato: “Non arretro, non c’è motivo di arretrare, io ho assunto una posizione che non è né di protesta, né di disubbidienza, né di obiezione di coscienza. Ho assolto alle mie funzioni istituzionali di sindaco. Evitate di definirmi ribelle. Il mio è un atto istituzionale, contro un decreto che autorevoli uomini di chiesa hanno definito disumano. È sostanzialmente un dovere, per un sindaco. Il decreto Salvini, oltre che disumano, è anche criminogeno, perché avendo abolito la protezione umanitaria arriva anche a vietare la residenza anagrafica, e crea condizioni in cui il legittimo diventa automaticamente illegittimo. Gli effetti pratici saranno la negazione del diritto alla salute, del diritto alla scuola per i figli. Ci sono decine di migliaia di persone che oggi risiedono legalmente in Italia, pagano le tasse, versano contributi all’Inps e fra qualche settimana o mese saranno senza documenti e quindi illegali. Questo significa incentivare la criminalità, non combatterla o prevenirla. Stiamo predisponendo un’assistenza abitativa di emergenza, anche in accordo con l’arcivescovo Corrado Lorefice, perché queste persone non si ritrovino in strada. Palermo, con me sindaco, cerca di restare una città accogliente. E ci riserviamo di sollevare l’eccezione di incostituzionalità della legge”.

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