Il funzionario di Polizia alla Questura di Palermo, Marco De Angelis, ammette parte delle sue responsabilità al processo in abbreviato a Caltanissetta sul presunto “Sistema Montante”.
Nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Double Face”, che ha provocato l’arresto, tra gli altri, dell’ex numero 1 di ConfIndustria Sicilia, Antonello Montante, uno degli imputati, giudicati in abbreviato, ha ammesso alcune ipotesi di reato che gli sono contestate. Si tratta di un poliziotto che sarebbe stato coinvolto nella tentacolare rete di rapporti con politici, uomini dei servizi segreti e delle forze di polizia cucita e ricamata per ottenere e scambiare informazioni riservate. E’ Marco De Angelis, 54 anni, funzionario della Questura di Palermo, che già lo scorso maggio, dopo l’arresto ai domiciliari, ha riconosciuto delle responsabilità personali alla giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Caltanissetta, Maria Carmela Giannazzo, ed al pubblico ministero Maurizio Bonaccorso. Marco De Angelis è imputato di associazione a delinquere, corruzione, accesso abusivo al sistema informatico e rivelazione di atti d’ufficio. De Angelis ha negato gli addebiti del reato associativo e corruttivo, e adesso ha confermato le proprie dichiarazioni in dibattimento, a Caltanissetta, innanzi alla giudice per le udienze preliminari del Tribunale, Graziella Luparello. E alle domande del pubblico ministero, Bonaccorso, il poliziotto De Angelis ha risposto: “Sì, ho effettuato degli accessi abusivi alla banca dati Sdi (acronimo di Sistema di indagine) in uso alle forze dell’ordine. Ho violato il database su richiesta del mio ex collega Diego Di Simone, responsabile della sicurezza di Confindustria, il quale voleva fare bella figura con il suo capo, che era per l’appunto Antonello Montante”. Tali informazioni sarebbero servite per imbastire dei presunti dossier a carico ed a ricatto degli spiati. E tra gli spiati vi sarebbero stati l’ex assessore regionale e magistrato Nicolò Marino, e l’attuale vice presidente della Regione, Gaetano Armao. De Angelis ha affermato di non conoscere né Marino né Armao. Poi ha aggiunto: “Ho incontrato Montante in un paio di occasioni, sono stati incontri brevissimi. Non è vero che il mio trasferimento da Milano a Palermo, risalente allo scorso febbraio, è avvenuto grazie all’interessamento di Montante, ma dopo aver superato un regolare concorso interno”. La prossima udienza, per il controesame di De Angelis, è in calendario lunedì 7 gennaio.