La Commissione regionale antimafia è in viaggio verso Agrigento. Lunedì sarà una visita istituzionale con Forze dell’Ordine e Magistrati. L’intervento dei 5 Stelle.
Ad Agrigento lunedì prossimo 17 dicembre approda la Commissione regionale antimafia e getta l’ancora in Prefettura. E’ un percorso itinerante. I commissari sono già stati in missione a Trapani e a Siracusa. E dopo la città della Valle dei Templi saranno in visita istituzionale nelle altre province siciliane. Al mattino si svolgeranno le audizioni. Il primo dell’elenco delle personalità da ascoltare è il prefetto, Dario Caputo. Poi il questore Maurizio Auriemma, a capo della Polizia, poi il colonnello Giovanni Pellegrino, comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, poi il colonnello Pietro Maggio, comandante provinciale della Guardia di Finanza, poi Roberto Cilona, dirigente della Dia, la Direzione investigativa antimafia. Poi pausa caffè, e poi, ancora al mattino di lunedì saranno uditi Luigi Patronaggio, Procuratore della Repubblica di Agrigento, e Salvatore Vella, Procuratore Aggiunto. Poi pausa pranzo, e nel pomeriggio, alle ore 16, la Commissione presieduta da Claudio Fava incontrerà la stampa in conferenza nel merito degli esiti delle audizioni. La Commissione regionale antimafia, anzi la Commissione di inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia, che si è insediata lo scorso 16 maggio, è composta dai deputati Antonino De Luca e Roberta Schillaci del Movimento 5 Stelle, Rossana Cannata e Stefano Pellegrino in quota Forza Italia, poi Giuseppe Lupo e Luisa Lantieri del Partito Democratico, Giorgio Assenza di Diventerà Bellissima, Carmelo Pullara di Autonomisti e popolari, Margherita La Rocca Ruvolo dell’Udc, Gaetano Galvagno di Fratelli d’Italia, e Nicola D’Agostino di Sicilia Futura. Ed in occasione della giornata agrigentina della commissione di Claudio Fava, il Movimento 5 Stelle è intervenuto tramite i deputati regionali agrigentini, Matteo Mangiacavallo di Sciacca e Giovanni Di Caro di Favara, che, in riferimento alla questione idrica, commentano: “ Dopo anni di battaglie del Movimento 5 Stelle sul territorio agrigentino, con decine di atti parlamentari, denunce ed esposti alla Procura della Repubblica sulle opacità di Girgenti Acque nella gestione del servizio idrico integrato, finalmente la Commissione regionale antimafia dell’Ars si è accorta di quanto denunciavamo proprio noi che abbiamo presentato la legge regionale 19 sull’acqua pubblica, poi stravolta da Crocetta e impugnata da Renzi”. E la componente 5 Stelle della Commissione, Roberta Schillaci, aggiunge: “Abbiamo aperto le porte della Commissione antimafia ai comitati che ci hanno caldeggiato la necessità di intervenire anche a livello normativo dato che la legge regionale del Movimento 5 Stelle sull’acqua pubblica era stata praticamente svuotata di significato e stravolta per creare carrozzoni che hanno fatto lievitare i costi per i cittadini e abbassato la qualità del servizio”.