Le Primarie in Sicilia per il segretario Pd il 16 dicembre. Scontro tra le diverse anime del partito. Domani sera scade il termine per le candidature. Faraone: “Sono candidato”.
Il Partito Democratico è a lavoro per tentare di recuperare la corsa sul binario frenando il deragliamento. Le prospettive non sono a breve termine. Sono ormai prossime le campagne elettorali per le elezioni Regionali in Sardegna, Basilicata e Abruzzo, in calendario tra febbraio e marzo 2019. La stagione dei congressi non interferirà con le Regionali. Per eleggere il segretario nazionale voteranno prima gli iscritti al partito. Poi i tre candidati più votati gareggiano alle primarie, al voto forse tra il 17 febbraio e il 3 marzo. Se nessuno dei tre candidati alle primarie supera il 50,1%, si rientra nel partito, e sarà l’assemblea nazionale del Partito Democratico ad eleggere il segretario, che, dunque, fiorirà nella tarda primavera 2019, a ridosso delle elezioni Europee a maggio. In Sicilia invece le primarie si svolgeranno domenica 16 dicembre. E l’ex sottosegretario Davide Faraone ha appena annunciato la sua candidatura. E sulla sua pagina Facebook ha scritto: “Conosco la Sicilia della luce e del lutto. Dei primi e degli ultimi. Voglio ripartire dalla mia terra. Mi candido alle primarie del Pd siciliano, insieme a tutti voi. Avanti Sicilia”. Faraone è area Renzi, e l’alternativa che si è opposta alla sua candidatura è l’area di Nicola Zingaretti, il presidente della Regione Lazio. L’area Renzi ha provato a mediare puntando sulle candidature di Gandolfo Librizzi e di Giuseppe Bruno. Poi invece Luca Sammartino, deputato regionale del Pd eletto con 32mila preferenze, si è impuntato lui, e non ha usato mezzi termini: “Davide Faraone è l’uomo giusto per guidare i democratici siciliani dopo l’era Raciti”. Faraone non ha esitato altrettanto, e ha dissotterrato l’ascia di guerra, come Higlander: “Ne resterà soltanto uno”… In Sicilia nel corso delle prossime quattro settimane fino al 16 dicembre si profila uno scontro di tutti contro tutti? Verosimilmente la risposta è sì. E nel Partito Democratico, (virgola) purtroppo (virgola), non potrebbe essere diversamente. Infatti, all’area Renzi non si oppone solo l’area Zingaretti, ma alle aree di Zingaretti e di Renzi si oppongono anche l’AreaDem del capogruppo all’Assemblea Regionale, Giuseppe Lupo, e l’area dei PartigianiDem di Antonio Rubino. E basta? No: e poi vi è anche l’area di Matteo Richetti, candidato segretario nazionale, e poi gli ex Democratici di sinistra capitanati dall’ex capogruppo ed ex assessore regionale Antonello Cracolici, che hanno commentato così la candidatura di Davide Faraone: “Faraone? Non può esserci che avversario migliore per noi. Con lui non può esserci alcuna unità nel partito”. Nel frattempo, come deciso dalla Commissione regionale per il congresso, scade domani sera martedì 20 novembre alle ore 20 il termine ultimo per presentare le candidature alle cariche di segretario regionale e di segretario provinciale. Le candidature sono attese nella sede regionale del Pd, a Palermo in via Bentivegna. Le candidature dei segretari provinciali sono ammesse anche tramite internet.