Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, e Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, intervengono a seguito della violenta ondata di maltempo in Sicilia, delle vittime e dei danni, e affermano: “Quanti morti e quante tragedie dovranno ancor accadere prima che si comprenda che la vera e unica opera pubblica che è necessaria al Paese è la messa in sicurezza dei territori? Lo ripetiamo senza sosta da 40 anni ma non abbiamo mai avuto risposta. Oggi è il momento del lutto e del pianto per la Sicilia ma domani bisognerà interrogarsi sulle reali cause della tragedia che ha causato 12 vittime tra le province di Palermo ed Agrigento: case costruite sul letto del fiume, magari sanate, tanto in Italia c’è sempre un condono dietro l’angolo, manutenzioni delle infrastrutture inadeguate o mai eseguite. L’esondazione del fiume Akragas ha invaso, per esempio, una zona ad alto tasso di abusivismo. E purtroppo, ad ogni tragedia, dobbiamo assistere alle lacrime di coccodrillo di chi non ha controllato e ha favorito l’abusivismo, o peggio di chi addossa la responsabilità agli ambientalisti ‘da salotto’. Il tempo delle chiacchiere ‘da salotto’ è passato da un pezzo, adesso bisogna garantire la sicurezza dei cittadini e dei territori. Il dolore di chi ha perso i propri affetti e le immagini dei giorni scorsi provenienti da tutta Italia, esigono risposte immediate ed adeguate. Adesso”.