I Carabinieri sono stati impegnati in servizi di pattugliamento, volando anche in elicottero. Al setaccio sono state le campagne intorno a Ribera. E tra alberi d’ulivo e fichi d’india i militari dell’Arma si sono accorti di una distesa di piante verdi, che dall’alto sono apparse come le “Montagne verdi”, di Marcella Bella. “Bella, anzi belle sì, ma che sarà mai?”: ecco l’interrogativo dei Carabinieri. E’ così è stata organizzata prima a tavolino e poi è scattata l’irruzione nell’appezzamento di terreno. I militari della Tenenza di Ribera hanno imperversato in contrada Scirinda, in un vallone tra rocce e fitta vegetazione, e, marciando come Viet Cong, hanno scovato una maxi serra di marijuana. E sul posto hanno sorpreso un agricoltore di Ribera e la moglie. La coppia coltivatrice diretta di verdure stupefacenti è stata molto previdente. Infatti, la strada di accesso ai terreni è stata controllata da varie telecamere, probabilmente perché il proprietario fosse subito avvisato della presenza di ospiti poco graditi. E poi la maxi serra è stata dotata di impianto di ventilazione ed illuminazione. E all’interno i Carabinieri hanno contato oltre 150 piante di canapa indiana, alte più o meno tre metri, quasi tutte già fiorite e pronte ad essere raccolte ed essiccate, per un peso complessivo di circa una tonnellata, e un valore di mercato di alcune centinaia di migliaia di euro. Poco distante, i Carabinieri si sono imbattuti in un’altra serra, dove le piante sono state essiccate, e 40 chili di marijuana depositati e prossimi all’essiccamento. Lui, l’agricoltore, e le iniziali del suo nome sono C S, come “Cela so”, 59 anni di età, e lei, la moglie, e le iniziali del suo nome sono A S, come “Anch’io so”, 48 anni, sono stati arrestati. L’uomo è in carcere, e la donna ai domiciliari. All’Autorità giudiziaria risponderanno di coltivazione e detenzione di droga a fine di spaccio.