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“Patto Stabilità”, altri dettagli

Non vi è alcun collegamento tra l’inchiesta della Corte dei Conti per danno all’Erario, che si è conclusa con l’assoluzione dell’ex sindaco di Porto Empedocle, Calogero Firetto, e del già dirigente del settore Finanze del Comune empedoclino, Salvatore Alesci. Nell’ambito dell’inchiesta in corso da parte della Procura di Agrigento, a carico di Firetto, Alesci, e di sei componenti del collegio dei revisori dei conti, Carmelo Presti, Francesco Coppa, Ennio Saeva, Ezio Veneziano, Rosetta Prato ed Enrico Fiannaca, si contesta il falso ideologico perché, tra il 2011 e il 2014, i circa 14 milioni di euro versati come misure compensative dalla società Nuove Energie, ovvero l’Enel, titolare del progetto del rigassificatore poi non costruito, sarebbero stati utilizzati impropriamente per colmare i buchi di bilancio “drogando”, tra virgolette, lo strumento contabile principale del Comune. A margine di ciò, a conclusione del 2017 al Comune di Porto Empedocle il collegio dei revisori dei conti ha compiuto una revisione straordinaria dei residui di bilancio. E, a fronte di un avanzo dichiarato di 3 milioni e 180mila euro, è stato dichiarato un passivo di bilancio di oltre 8 milioni di euro. Ciò, secondo matematica, ha prodotto un meno 12 milioni di euro da recuperare gradualmente nel corso dei prossimi anni.

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