HomeCronacaIl Tar salva la stagione ad un albergo di Lampedusa

Il Tar salva la stagione ad un albergo di Lampedusa

L’avvocato Girolamo Rubino
Nel 2017 un imprenditore di Lampedusa, F G sono le iniziali del nome, ha presentato al Comune di Lampedusa una richiesta per l’insediamento e l’attivazione di un albergo allegando, in modo ritenuto completo ed esaustivo, tutti gli allegati progettuali. Poi ha concesso in affitto i locali posti al primo piano dell’immobile ad un’altra impresa che, a sua volta, ha presentato al Comune una richiesta per l’esercizio dell’attività di ristorazione. A seguito di un sopralluogo, l’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, che ha competenza su Lampedusa, ha sollevato alcuni rilievi relativi alla circostanza che i locali di entrambe le attività, albergo e ristorante, fossero comunicanti. A seguito di ciò, il Comune di Lampedusa ha vietato la prosecuzione dell’attività. L’imprenditore F G ha presentato un ricorso al Tar tramite gli avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airò, che hanno contestato una palese violazione di legge ed una grave forma di eccesso di potere in riferimento a decorso termini e regole procedimentali varie. Il Tar Sicilia, a fronte dei danni irreparabili prospettati dagli avvocati Rubino e Airò, ha accolto la domanda di misura cautelare monocratica avanzata dai due legali, fissando per la trattazione collegiale l’udienza camerale del 5 ottobre prossimo. Pertanto la stagione estiva potrà essere ultimata dall’albergo lampedusano.

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