La Corte d’Appello di Palermo, accogliendo le tesi difensive degli avvocati Alberto Polizzi, Marco Giglio, Luigi Troja e Gero Noto Millefiori, ha assolto gli imprenditori di Porto Empedocle, Biagio Abate, Salvatore Abate, Marcello Sguali e Salvatore Butera, accusati dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo di avere reso falsa testimonianza al fine di favorire alcuni pregiudicati empedoclini sotto processo per estorsione. In primo grado i quattro sono stati giudicati in abbreviato e condannati ad 1 anno e 4 mesi di reclusione ciascuno. Adesso invece, in Appello, è intervenuta l’assoluzione “perché il fatto non sussiste”. Gli avvocati difensori commentano: “Con la pronuncia della Corte d’Appello con la più ampia formula liberatoria, perché il fatto non sussiste, si mette la parola fine ad un vicenda ove gli imprenditori non meritavano affatto alcuna condanna, ma anzi meritavano considerazione e rispetto per il ruolo sociale e per aver sempre difeso i principi di diritto e legalità”.