Ad Agrigento, al Comune, in Sala Giunta, confronto tra le parti in causa o interessate, compresa l’Anas, sulle prospettive del viadotto Morandi.
Ad Agrigento una parte del viadotto “Morandi” è chiusa al transito, e sono stati preventivati lavori fino al 2021 e 30 milioni di euro per recuperare stabilità e sicurezza. E poi molto probabilmente saranno necessarie opere di manutenzione, a cadenza strettamente ordinaria. Ecco perché il sindaco, Calogero Firetto, ha già proposto all’Anas di accantonare il progetto sulla parte chiusa del viadotto Morandi, che è l’Akragas 1, e costruire un percorso alternativo, raso terra, da Villaseta a Porto Empedocle. Le parti in causa non sono solo Comune di Agrigento ed Anas, ma anche, tra gli altri, la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Agrigento. Dunque, oggi, 7 settembre, su iniziativa di Firetto, è stata la volta di un incontro istituzionale ad ampio raggio al Municipio, in Sala Giunta, dove intorno allo stesso tavolo si sono seduti, insieme all’amministrazione comunale e all’Anas, la Soprintendenza dei Beni Culturali, l’Ente Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, l’Ispettorato delle Foreste, il Genio Civile e la Provincia di Agrigento. Sono stati valutati l’utilità del ponte Morandi e il suo impatto ambientale, i costi dei lavori per il recupero della sicurezza e la loro efficacia nel tempo, l’opportunità dei percorsi alternativi già proposti a suo tempo dall’amministrazione comunale e il diverso tracciato studiato da Anas, oltre l’ipotesi sempre più pressante della demolizione del ponte…interviste al Vg…