Su 122 Comuni costieri in Sicilia, 63 non si sono dotati del fondamentale Piano di utilizzo del demanio marittimo. Commissariati. Gli interventi di Cordaro e Musumeci.
Il Pudm è il Piano di utilizzo del demanio marittimo. E’ un progetto particolareggiato: come il Comune costiero, rivierasco, intende gestire la propria costa, la riviera, sia con attività pubbliche che private. In Sicilia sono tanti i Comuni con panorama sul mare, e altrettanti non hanno adempiuto ad un obbligo imposto dalla legge urbanistica in materia: dotarsi del Pudm, il Piano di utilizzo del demanio marittimo. Peraltro si tratta di uno strumento utile non solo a garantire una ordinata ed eco-sostenibile gestione della fascia costiera ma anche per sfruttare i finanziamenti preposti. Ecco perché l’assessore regionale a territorio e ambiente, Totò Cordaro, a fronte della disobbedienza dei Comuni, si è stufato e li ha commissariati. Un commissario ad acta, che si sostituirà negli atti omessi dagli amministratori comunali, ha adesso il compito di avviare le procedure per l’approvazione degli strumenti di pianificazione urbanistica delle coste, condizione essenziale per ottenere nuove concessioni del demanio marittimo, volano per incoraggiare nuove attività turistiche, ricettive e commerciali e quindi per favorire reddito e posti di lavoro. E l’assessore Cordaro, dopo avere firmato i commissariamenti, tuona: “Si tratta di un intervento necessario e non più derogabile al quale i Comuni erano stati chiamati dall’Amministrazione Regionale ad adempiere secondo una tempistica precisa e comunicata in tempo utile. Alcuni dei 122 Comuni costieri si sono attivati, individuando i tecnici per la realizzazione del piano e attivando la procedura. In questi casi, anche se non hanno concluso l’iter, abbiamo valutato positivamente la volontà di ottemperare alle indicazioni dell’assessorato. Negli altri casi, e si tratta di 63 Comuni costieri, si è evidenziata una assoluta mancanza di riscontro alla nostra interlocuzione, che ha portato al commissariamento. La nomina dei Commissari non risponde, tuttavia, ad una logica punitiva, ma intende essere uno strumento agile, che consenta alle amministrazioni comunali di uscire dalle secche di una pianificazione che in molti casi si è rilevata difficile da realizzare, anche per mancanza di personale tecnico o di risorse adeguate”. E il presidente della Regione, Musumeci, è d’accordo con Cordaro, e aggiunge: “Dopo anni di attese vane, presto la nostra Regione avrà lo strumento di pianificazione delle sue coste. Si pone fine così a una lunga stagione che ha consentito in alcuni casi opacità nei rapporti con i privati, caos urbanistico e mancate occasioni di sviluppo delle aree del demanio marittimo. Ora che grazie a noi la musica sta cambiando, ci aspettiamo dai Comuni pronta e leale collaborazione, nell’interesse di tutti”. Nell’Agrigentino i Comuni costieri commissariati sono Ribera, Siculiana, Cattolica Eraclea, Porto Empedocle, Montallegro, Sciacca, Menfi e Lampedusa.