In Sicilia vi sono più posti che docenti di sostegno: almeno 3mila insegneranno senza specializzazione. L’intervento dell’Osservatorio per i diritti nella scuola.
La questione dei posti di sostegno nelle scuole siciliane, la mancanza di insegnanti in possesso del titolo per lavorare con i disabili, genera un grande paradosso. Il paradosso sta nel fatto che il numero di insegnanti siciliani specializzati sul sostegno è davvero elevato, ma di fatto trovano impiego nelle scuole delle altre regioni d’Italia, principalmente nel nord. La Sicilia ha registrato il record di posti di sostegno per il prossimo anno scolastico. Gli alunni disabili sono migliaia e non è sufficiente il numero di docenti specializzati. Molti, dunque, i docenti che lavoreranno sul sostegno senza il titolo specifico per lavorare con i disabili. Di recente l’Ufficio scolastico regionale ha pubblicato il decreto sul numero, ancora provvisorio, di posti in deroga per il 2018/2019, quei posti in più rispetto alla pianta organica stabile (i posti di diritto) assegnati dal ministero dell’Istruzione per coprire le esigenze della scuola siciliana. Leonardo Alagna, a capo dell’Osservatorio diritti scuola, che ormai da tre anni si batte anche per fare rientrare in Sicilia le migliaia di docenti di sostegno al nord, stigmatizza l’atteggiamento del ministero. “Come dicono i numeri – spiega Alagna – i posti ci sono e aumentano ogni anno”. L’anno scorso, in Sicilia, i posti in deroga di sostegno non arrivarono a 6mila unità, quest’anno sono quasi 7mila. “Chiediamo da tempo – continua Alagna – che vengano stabilizzati tutti i posti in deroga con un duplice vantaggio per la Sicilia: migliaia di colleghi potrebbero tornare alle proprie famiglie e i nostri alunni disabili potrebbero avere un insegnamento all’altezza delle loro esigenze”. Periodicamente, il ministero apre le porte a coloro che vogliono specializzarsi. Ma con una selezione a numero chiuso. Cosa si prospetta dunque per settembre? In primis, i quasi 7mila posti in deroga assegnati dal ministero a seguito dei tantissimi ricorsi vinti dai genitori, verranno assegnati a tutti i docenti specializzati che lo chiederanno: insegnanti di ruolo che opteranno per l’assegnazione provvisoria (di un solo anno) o l’utilizzazione in Sicilia, i precari specializzati delle graduatorie provinciali ad esaurimento (le Gae), quelli inseriti nelle graduatorie d’istituto e i neo specializzati col Tirocinio formativo attivo (il Tfa). In tutto, 4mila maestri e professori circa. Il resto delle cattedre, circa 3mila, andrà invece a docenti “senza titolo” di specializzazione.