HomeCronacaDecreto ingiuntivo dalla Banca, Cutrò minaccia il suicidio

Decreto ingiuntivo dalla Banca, Cutrò minaccia il suicidio

L’ex imprenditore di Bivona e testimone della Giustizia, Ignazio Cutrò, annuncia gesti eclatanti, anche fino all’estremo del suicidio, perché, peraltro dopo la recente revoca della protezione ai propri familiari e la conseguente sua rinuncia alla tutela personale, ha ricevuto un atto di precetto della Banca Popolare Sant’Angelo che intima a Cutrò di pagare un debito di circa 60mila euro, oltre more ed interessi, entro e non oltre il 19 agosto prossimo. Lo stesso Ignazio Cutrò afferma: “E’ stato accertato, con documenti ufficiali degli organi dello Stato, che la mia impresa edile è stata chiusa per i debiti accumulati dopo le denunce per le estorsioni subite. Chiederò dunque ai responsabili della banca il blocco della precettazione. Già nel 2016 UniCredit mi ha congelato un debito nettamente superiore a quello maturato con la banca Sant’Angelo”.

E nel frattempo, il presidente della Banca Popolare Sant’Angelo, Antonio Coppola, attualmente fuori sede, dopo un colloquio con l’onorevole Giuseppe Lumia dal quale ha ricevuto informazioni sulla vicenda ed anche sulla sospensione del programma di protezione, ha telefonato a Ignazio Cutrò e gli ha comunicato di avere disposto di sospendere qualsiasi attività esecutiva e di volerlo incontrare quanto prima, al suo rientro in città”.

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