I Carabinieri hanno arrestato il presunto aggressore di Davide Mangiapane, il ragazzo di colore di San Giovanni Gemini insultato e picchiato a Lercara Friddi. I dettagli.
Sabato 21 luglio scorso Davide Mangiapane è stato insultato e aggredito innanzi ad un pub a Lercara Friddi in provincia di Palermo, dove spesso ha lavorato come ballerino. Lui, 23 anni, è un ragazzo di colore, africano ma adottato appena nato da una famiglia di San Giovanni Gemini. Due settimane dopo l’aggressione, i Carabinieri, informati di quanto accaduto da cittadini di San Giovanni Gemini in mancanza di denuncia da parte della vittima, hanno identificato e denunciato i due aggressori. Uno è minorenne, e l’altro adesso è stato arrestato ai domiciliari, con il braccialetto elettronico. Si tratta di Giuseppe Cascino, 29 anni, di Lercara Friddi. L’arrestato risponderà all’autorità giudiziaria di violenza e lesioni personali aggravate dall’odio razziale. Ed è un’aggravante che all’atto della denuncia non è stata contestata. Peraltro, il sindaco di Lercara, Luciano Marino, si è premurato a precisare di conoscere l’aggressore, di essere sicuro che “non si tratti di razzismo quanto invece di abuso di alcol e di ignoranza”. Davide Mangiapane è stato prima insultato e poi picchiato violentemente, nonostante fosse ormai a terra, privo di sensi, con la mandibola fratturata. E’ stato ricoverato all’ospedale “Civico” a Palermo dove ha subito un impegnativo intervento nel reparto di chirurgia maxillo – facciale. La prognosi è di oltre 40 giorni. La madre di Davide, Rita Tagliareni, dopo l’arresto di Cascino commenta: “Sono contenta ma anche dispiaciuta perchè non fa piacere vedere un ragazzo agli arresti. Ma è giusto che la legge faccia il suo corso. Davide è stato dimesso dall’ospedale da tre giorni ma ha problemi d’udito. Una situazione da rivedere. Non dovevano fare tutto questo a mio figlio”. L’inchiesta è coordinata dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese, competente per territorio. L’ordinanza cautelare è stata eseguita dai Carabinieri, e il colonnello Luigi De Simone, comandante del gruppo Monreale, ricostruisce quanto accaduto così: “Davide Mangiapane è stato preso a calci e picchiato anche mentre era a terra, ferito. La lite è iniziata per futili motivi ed è sfociata in un vero e proprio accanimento nei confronti della vittima”.