Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo, è ascoltata da oggi dalla Commissione regionale antimafia siciliana, presieduta da Claudio Fava, che spiega: “Ci sono le motivazioni della sentenza del processo Borsellino quater che ci dicono come intorno a questa vicenda c’è stato un furto di verità perpetrato per 25 anni e che tutto questo è avvenuto in Sicilia, teatro di collusioni finalizzate a far sì che la verità si allontanasse. Proprio oggi su “Repubblica”, la figlia del magistrato ucciso in una lettera aperta alle autorità rivolge tredici domande sui depistaggi, sul falso pentito Scarantino, sui provvedimenti che non furono presi per la sicurezza del padre, sulle ombre dell’inchiesta sulla strage di via D’Amelio, sull’agenda scomparsa”. Nei prossimi giorni potrebbero essere ascoltati anche gli altri due figli, Manfredi e Lucia Borsellino. Inoltre, saranno in audizione anche i magistrati che nel corso degli anni si sono occupati del processo sulla strage di via D’Amelio. All’epoca in servizio all’ufficio inquirente vi sono stati Anna Palma, Nino Di Matteo e Carmelo Petralia. Il procuratore Giovanni Tinebra è invece morto.