Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, il giudice monocratico, Giuseppe Miceli, ha condannato Giuseppe Quaranta, 51 anni, di Favara, collaboratore della giustizia nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Montagna”, a 3 mesi di arresto e a 10mila euro di ammenda per abusivismo edilizio allorchè nella sua abitazione di campagna in contrada Petrusa, al confine fra Agrigento e Favara, ha costruito una piattaforma di calcestruzzo di 110 metri quadrati su cui avrebbe voluto erigere un’abitazione estiva. E’ stato condannato anche un operaio, Calogero Maglio, 50 anni, di Favara, a 2 mesi di arresto e 8.000 euro di sanzione pecuniaria.
Inoltre, a carico dello stesso Giuseppe Quaranta la Procura di Catania ha chiesto al Tribunale la condanna a 4 anni e 2 mesi di reclusione per traffico di droga e abigeato nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Proelio”, che interessa e coinvolge indagati tra le province di Agrigento e Ragusa. In tale processo Quaranta è giudicato in abbreviato, e si avvale delle attenuanti speciali previste dalla legge per i collaboratori di giustizia.