HomeCronacaOmicidio a Favara, l'arrestato confessa (video)

Omicidio a Favara, l’arrestato confessa (video)

Repentina svolta nelle indagini dopo la sparatoria a Favara. Vincenzo Galiano ha confessato l’omicidio di Baldassare Contrino: “Ho sparato per difendermi”.

A Favara in contrada Caltafaraci, in via Felice da Sambuca, nei pressi del collegio di Maria, nel quartiere Favara Ovest, Baldassare Contrino, 73 anni, e Vincenzo Galiano, 79 anni, si sono incontrati. L’incontro tra i due pensionati è stato casuale oppure hanno concordato un appuntamento? All’interrogativo al momento non vi è risposta. Contrino e Galiano hanno litigato spesso, soprattutto per i confini di alcuni terreni, e litigano ancora in via Felice da Sambuca. Poi il tutto è degenerato: Baldassare Contrino, giunto sul posto a bordo di un trattore, ha recuperato un attrezzo agricolo, un’ascia, e si è scagliato contro Vincenzo Galiano. E Galiano ha reagito: ha impugnato un revolver calibro 38 e ha sparato diversi colpi di pistola contro Contrino. Un proiettile al petto si è rivelato mortale: Baldassare Contrino, rantolante, è risalito a fatica sul trattore ma si è accasciato esanime. Vincenzo Galiano è stato interrogato oltre 3 ore al Comando provinciale dei Carabinieri di Agrigento, in presenza del magistrato della Procura di Agrigento titolare delle indagini, Chiara Bisso, e del suo difensore, l’avvocato Calogero Vetro. Galiano, in stato confusionale, ha confessato l’omicidio e ha ripetuto: “Ho sparato per difendermi”. Dopo la sparatoria mortale, i Carabinieri della Tenenza di Favara, della Compagnia e del Reparto operativo di Agrigento, hanno rinvenuto la pistola sul luogo del delitto e hanno accertato che l’arma, ereditata da uno zio, è stata detenuta illegalmente da Vincenzo Galiano, nel frattempo allontanatosi da via Felice da Sambuca. E’ stato rintracciato, condotto in ospedale ad Agrigento, al pronto soccorso del “San Giovanni di Dio”, dove gli sono stati applicati dei punti di sutura alla testa e medicate altre ferite al volto subite poco prima. E poi è stato trasferito in caserma e interrogato. Poi la confessione. Adesso è detenuto nel carcere “Pasquale Di Lorenzo” ad Agrigento.

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano, al 6 ottobre 2024, 30.317.320 visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it