Dopo il trascorso infruttuoso del mese di maggio, il “collegato” alla Finanziaria ancora in Assemblea. Tentativo di approvazione prima delle Amministrative.
Da oggi martedì 29 maggio l’Assemblea Regionale ridiscute del “collegato” alla finanziaria, ossia tutto, o parte, di ciò che è stato strappato dalla finanziaria per consentirne l’approvazione entro il termine ultimo del 30 aprile scorso. Probabilmente, così come in precedenza, si prospetta un’altra fumata nera perché tra una decina di giorni si vota per le Amministrative e i deputati sono in campagna elettorale nei rispettivi territori di appartenenza. E il passo di marcia di Sala d’Ercole è alquanto stentato. Nel mese di maggio le sedute del parlamento siciliano sono state tre, della durata complessiva di un’ora e 54 minuti. Il “collegato” alla finanziaria è stato incardinato, e poi rinviato ad oggi 29 maggio, perché ricorrono problemi di salute del presidente della Commissione Bilancio e perché il governatore Nello Musumeci la settimana scorsa è stato indisponibile per ragioni istituzionali. E dunque, accantonati i 9 articoli che compongono il “collegato”, l’Assemblea ha partorito solo le nomine alla Commissione Antimafia e l’elezione del suo presidente, Claudio Fava. Pertanto, dalla elezione a novembre in poi i deputati regionali sono stati finora impegnati, più o meno, in una perenne sessione di bilancio, tra la legge di stabilità da approvare entro dicembre, poi la proroga con l’esercizio provvisorio fino al 31 gennaio, e poi ancora altri tre mesi al 30 aprile, con l’appendice, tuttora irrisolta, del “collegato” alla finanziaria, sul quale incombono 67 emendamenti presentati dai gruppi parlamentari. Nel primo articolo è previsto l’accorpamento di Crias e Ircac nell’Ifis (Istituto finanziario per le imprese siciliane), rinviando a un successivo regolamento la definizione delle relative modalità di attuazione. E poi vi sono norme in materia di controllo sulle società partecipate, corpo forestale, consorzi universitari, percorsi di istruzione e formazione professionale afferenti all’obbligo scolastico, e la gestione dei siti del patrimonio culturale regionale. E poi ancora, modifiche alle leggi in materia di sostegno alle associazioni antiracket e di smaltimento dell’amianto.