Monique Cadiet di origine francese era nata infatti a La Baule in Francia sull’oceano Atlantico.
Nel 1970 si era trasferita in Sicilia ad Agrigento per coronare il suo sogno d’amore con il promesso sposo Aurelio.
Donna colta e raffinata aveva conservato nel suo animo la forte tradizione della cultura d’oltre Alpe.
S’innamorò profondamente della nostra terra.
Appassionata di letteratura siciliana da Tomasi di Lampedusa a Sciascia, fu un’avida lettrice di libri di storia e di tradizioni di Sicilia.
Elegante, raffinata, intelligente, misurata e discreta rappresentò le alte qualità delle straniere di Agrigento, con le sue alte doti morali, le sue forti curiosità sociali e con la sua naturale eleganza.
Comprese e condivise l’animo degli agrigentini, che conobbe e approfondì negli anni accanto ad Aurelio e ai figli Alessandro e al brillante Marco nelle intense attività di folklore nazionale e internazionale.
Docente di lingue oltre alle materie didattiche insegnò garbo e bon ton.
Ferita dal grave dolore per la perdita del giovane e affascinate figliolo Marco si richiuse progressivamente in se stessa, trovando conforto negli adorati nipotini Oriana e Marcuccio.
Una grande persona in cui l’affetto e la raffinatezza dei modi contrassegnarono gli anni della sua vita e della sua convivenza con la famiglia e con gli amici.
(Mario Gaziano)
Per Monique Patti (video)
