Un dirigente della Regione Sicilia, del quale non è stata resa nota l’identità, ha custodito in casa propria reperti archeologici risalenti a un periodo compreso dal sesto secolo avanti Cristo all’alto medioevo, tra coppe, lucerne, unguentari, crateri, monili e monete. Il tutto è stato sequestrato dalla Guardia di finanza di Noto, coordinata dal capo della Procura di Siracusa Francesco Paolo Giordano, e dal pm Salvatore Grillo. L’uomo, 56 anni, non ha dichiarato alla Soprintendenza il ritrovamento e la detenzione dei reperti. Tutto il materiale sequestrato è adesso a disposizione della Soprintendenza ai beni culturali di Siracusa, che ne ha certificato l’autenticità.