Domani in Commissione Bilancio della Regione inizia l’esame del “collegato” alla Finanziaria, atteso mercoledì pomeriggio in Assemblea. I dettagli e le ipotesi di lavoro.
Domani mattina martedì 8 maggio alle ore 10 è convocata la Commissione Bilancio. All’ordine del giorno vi sarà il testo definitivo del cosiddetto “collegato” alla finanziaria. Si tratta del tentativo di rientro dalla finestra di ciò che è uscito fuori dalla porta della finanziaria approvata dall’Assemblea Regionale lo scorso 30 aprile dopo una tempestiva e drastica dieta dimagrante, una riduzione di articoli e di emendamenti necessaria affinchè fosse rispettato il termine ultimo di approvazione dopo quattro mesi di esercizio provvisorio. E sul “collegato” alla finanziaria lavorano ancora oggi gli uffici competenti prima dell’approdo in Commissione Bilancio e poi mercoledì pomeriggio 9 maggio all’Assemblea Regionale. E il presidente della Commissione, Riccardo Savona, promette il rispetto del calendario, e le sue parole sono: “Da martedì mattina lavoreremo a oltranza, se necessario anche mercoledì mattina, per dare l’ok al testo e consegnarlo all’Aula già nel pomeriggio di mercoledì”. Ma se la finanziaria è stata approvata, e quindi conclusa, come saranno approvate eventuali altre iniziative di spesa nel “collegato” alla finanziaria? La domanda è fondata, e le risposte sono: o si divide il “collegato” in tanti disegni di legge singoli tanti quanti sono le norme di spesa, e si procede in modo ordinario, ossia iniziando con l’esame nelle commissioni di merito. Oppure si attende che il governo nazionale impugni alcune norme della finanziaria appena approvata, cosicché i soldi non più impegnati nella finanziaria siano dirottati al “collegato”. Oppure, altra ipotesi, il “collegato” sarà approvato in variazione di spesa, con la classica “eccezione alla regola”. L’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, non azzarda alcuna delle tre possibilità, e le sue parole sono: “Faremo il punto non appena la commissione Bilancio tornerà a riunirsi e stabiliremo come muoverci. Io sono molto ottimista, l’impianto che abbiamo voluto dare alla Finanziaria ha tenuto, e il ‘collegato’ è in linea con il documento finanziario”. Nel “collegato” alla finanziaria sono in bilico la trasformazione dei 10 Iacp, gli Istituti autonomi case popolari, in Agenzia regionale per la casa, poi l’accorpamento di Crias e Ircac nel “Super Irfis” come polo per il finanziamento delle imprese, poi la soppressione dell’Esa, l’Ente sviluppo agricolo, e l’accorpamento degli istituti zootecnico e incremento ippico. E poi, bussano alla porta i 5000 precari Asu che, dopo la stabilizzazione in finanziaria dei 2800 colleghi ex Pip, rivendicano: “Perchè loro sì e noi no”. E i sindacati di riferimento hanno già sollevato le barricate.