HomeCronacaCorruzione all'Ispettorato del Lavoro, arresti e interdizioni

Corruzione all’Ispettorato del Lavoro, arresti e interdizioni

La Guardia di Finanza di Catania, nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Black Job” (lavoro nero), ha arrestato ai domiciliari quattro indagati, e ha imposto misure interdittive ad altri cinque. L’ipotesi di reato contestata dalla Procura Etnea è corruzione all’Ispettorato del Lavoro di Catania. Le indagini hanno ricostruito una serie di episodi corruttivi con un continuo scambio di utilità, tra pacchetti di voti, incarichi alla Regione Siciliana, assunzioni in ospedali e forniture di beni, in cambio dell’illegittima archiviazione di verbali originati da accertamenti ispettivi dai quali sono emerse spesso violazioni per lavoratori assunti in nero. Arresti domiciliari per l’ex deputato regionale dei centristi Marco Forzese, 55 anni, per l’ex consigliere comunale di Forza Italia Antonino Nicotra, 59 anni, per il direttore dell’Ufficio Territoriale del Lavoro di Catania Domenico Amich, 65 anni, e per la responsabile dell’Ufficio Legale dell’Ispettorato Maria Rosa Trovato, 60 anni. Interdizione per il direttore sanitario dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania, Franco Luca, 62 anni, per Ignazio Maugeri, 31 anni, rappresentante legale dell’Enaip, per Giovanni Patti, 48 anni, titolare di uno studio commercialista con sede a Giarre, per Orazio Emmanuele, 54 anni, rappresentante legale di alcuni stabilimenti balneari a Giarre, e per Salvatore Calderaro, 37 anni, gestore di una tabaccheria a Castel di Iudica.

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