Dopo l’approvazione del bilancio interno all’Assemblea Regionale, iniziata la maratona ad oltranza del voto alla Finanziaria. I dettagli.
E’ una corsa ad ostacoli. I deputati regionali si affannano a correre e a saltare un articolo dopo l’altro, verso il traguardo dell’approvazione della Finanziaria entro il termine perentorio del 30 aprile. Prima di iniziare a correre è stato approvato il bilancio interno dell’Assemblea regionale, che costa ai contribuenti siciliani 153 milioni di euro, con una riduzione del 4 per cento rispetto allo scorso anno. E, nonostante il tetto dei 240mila euro per i dipendenti, la spesa per il personale di Sala d’Ercole è aumentata di 333mila euro rispetto al 2017, fino a 26 milioni e 300mila euro. E così anche pensioni e vitalizi, con 1 milione di euro in più. Nel frattempo, fuori Palazzo dei Normanni, in occasione del voto alla legge di stabilità, hanno manifestato i precari Asu che rivendicano la stabilizzazione, e i disabili che invocano garanzie sul fondo per l’assistenza. Dunque, i dettagli del voto: ok all’articolo semaforo verde alle assunzioni all’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente. Poi ok all’aumento della busta paga dei 22mila Forestali stagionali, con 80 euro in più. Poi ok all’articolo che stanzia 4 milioni e 500mila euro per contributi alle scuole private paritarie. E poi ok alla norma che proroga ad ottobre il trasferimento delle reti idriche detenute dall’Eas ai Comuni del trapanese: nel frattempo il personale Eas, l’Ente acquedotti siciliani, transiterà nell’Esa, l’Ente per lo sviluppo agricolo. “Entequa ed entelà”. E poi no, bocciata, la proposta del governo e della maggioranza di accorpare l’Istituto ippico e l’Istituto zootecnico. E poi, ancora la maggioranza e il governo sono stati battuti perché l’Assemblea ha votato contro la proposta dell’assessore ai Trasporti, Marco Falcone, di istituire il biglietto unico nel trasporto pubblico per allineare le tariffe. Ok invece al dirottamento di tutti i fondi dell’Irfis in un unico contenitore, da cui attingeranno credito agevolato le imprese, anche giovanili e di neo formazione (le start-up), e sostegno gli investimenti e i progetti di infrastrutture. E poi ok all’articolo a tutela dei dipendenti delle società per azioni regionali in liquidazione, che transiteranno tutti in un albo speciale da cui poi saranno immessi in servizio in altre società per azioni della Regione. E poi ok a un fondo da 10 milioni di euro come sostegno alle aziende agricole per danni da maltempo o da altre calamità naturali. Infine, almeno per il momento, è stato bocciato il contributo fino a 40mila euro per l’acquisto della prima casa da parte di giovani coppie con reddito inferiore ai 20mila euro. Il fondo previsto sarebbe stato solo di 6 milioni e 500mila euro, a beneficio solo di 150 coppie: “un bluff”, come hanno commentato Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.