Il Movimento 5 Stelle all’Assemblea regionale ha presentato un’interrogazione al governo regionale nel merito della legge regionale 15 del 2000 sul randagismo, e che interessa in particolare i direttori delle Aziende sanitarie di Agrigento e di Caltanissetta. La prima firmataria dell’interrogazione, Valentina Palmeri, afferma: “Chiediamo al Governo regionale di verificare lo stato di attuazione della legge regionale 15 del 2000 sul randagismo, che prevede l’istituzione dell’anagrafe canina e norme a tutela degli animali d’affezione. Vogliamo capire perché le Aziende sanitarie di Agrigento e Caltanissetta hanno emanato due circolari che, in contrasto con la legge regionale, prevedono di limitare la microchippatura a “cani di età inferiore ai 60 giorni, di proprietà del richiedente e nato da femmina di proprietà del richiedente”. E non solo: in diversi comuni nisseni e dell’agrigentino mancano strutture deputate ad accogliere gli animali, mentre quelli che ne sono muniti hanno capienza limitata rispetto alla quantità di randagi presenti sul territorio. Vogliamo capire per quali ragioni sono state diramate queste due circolari, peraltro in netto contrasto con la legge regionale, il cui scopo è, al contrario, massimizzare la tracciabilità degli animali, punendo chi non vuole mettersi in regola rispetto alla microchippatura e non il contrario”.