L’ex sindaco di Racalmuto, Salvatore Petrotto, assolto dalla Corte d’Appello di Palermo dall’imputazione di diffamazione a danno dell’ingegnere racalmutese Angelo Cutaia? Non è esattamente così secondo lo stesso Angelo Cutaia che replica: “Non si tratta di un’assoluzione piena. La Corte ha pronunciato assoluzione per due soli dei numerosi episodi diffamatori, mentre ha dichiarato la prescrizione, ovvero non doversi procedere per il lungo tempo trascorso dalla commissione dei fatti che hanno leso la mia onorabilità. Solo le lungaggini processuali hanno consentito a Petrotto di non essere condannato per le diffamazioni contro di me sino al febbraio 2010. Inoltre, la Corte d’Appello ha confermato la sentenza del tribunale di Agrigento per il risarcimento del danno subito da me, parte civile con il patrocinio dell’avvocato Giuseppe Bongiorno, a cui conferirò mandato anche per il recupero delle spese di risarcimento che Petrotto dovrà pagare per le due condanne subite. La condotta penale, per effetto della prescrizione, non è più sanzionabile, ma in sede civile chiederò la condanna del Petrotto a risarcire i danni arrecatimi. Inoltre, Petrotto è stato condannato a rifondere le spese legali”.