Nel marzo 2018 Agrigento ha scaricato nella discarica di Siculiana 1865 tonnellate di rifiuti in meno rispetto a marzo 2017. L’intervento di Legambiente.
Più si differenziano i rifiuti meno rifiuti si scaricano in discarica. E siccome la discarica è un costo, e la differenziata è un guadagno, è ovvio che non differenziare è un danno. E nei primi tre mesi del 2018 molto meno rifiuti agrigentini hanno viaggiato verso la discarica di Siculiana. Ecco perché Legambiente Sicilia, capitanata dall’agrigentina Claudia Casa, insiste e rilancia: “Nel circondario dell’ex Ato di Agrigento, oggi Srr, e che comprende 19 Comuni, bisogna prevenire e reprimere l’abbandono dei rifiuti da parte degli evasori incivili”. Attualmente i Comuni agrigentini gareggiano tra loro per la conquista della più elevata percentuale di raccolta differenziata. Bene. E Casa commenta: “Certo che bene. Noi da sempre combattiamo tale battaglia di civiltà, contro gli scetticismi di certa politica, impegnata negli ultimi 20 anni non a promuovere l’interesse dei siciliani ma dei gruppi imprenditoriali che sullo smaltimento dei rifiuti hanno costruito le proprie fortune”. E Legambiente ha diffuso alcuni dati: la città di Agrigento nel marzo 2017, senza differenziata, ha scaricato nella discarica a Siculiana 2.614 tonnellate di rifiuti. Invece, nel marzo 2018, con la differenziata, ha scaricato a Siculiana solo 749 tonnellate. Poiché scaricare una tonnellata costa 146 euro, il Comune di Agrigento solo nel marzo 2018 ha risparmiato 272mila euro. E poi, tra marzo 2017 e marzo 2018 la riduzione della percentuale di rifiuti scaricata a Siculiana è stata meno 71% nel marzo 2018. L’assessore Nello Hamel ha appena annunciato pubblicamente che la percentuale di differenziata conferita nelle piattaforme a marzo 2018 è stata del 60%. Dunque, ecco la conclusione di Legambiente: manca all’appello un 11%. Ecco perché Claudia Casa carica ancora l’arco, tende, punta e lancia la freccia, e le sue parole sono: “Tale 11% di rifiuti, come è facilmente intuibile, sono quelli che continuano ad essere abbandonati dagli evasori incivili lungo le strade, nelle campagne ed in ogni anfratto più o meno nascosto. Tutto questo rende non più differibile un’attività concertata di controllo e repressione sul territorio posta in essere dagli amministratori di tutti i Comuni, soprattutto tra Favara e Porto Empedocle, che rientrano nella Srr 4 Agrigento Est. E che serva innanzitutto a scovare le sacche di evasione che alimentano il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti, con vergognose situazioni di degrado e costi a carico della collettività pagante ed un danno di immagine incalcolabile per dei territori a vocazione turistica come i nostri”.