Il gruppo più numeroso all’Assemblea Regionale manca ancora di compattezza e linea politica: i casi di scontro all’interno di Forza Italia.
Non vi è pace tra gli ulivi all’interno del gruppo di Forza Italia all’Assemblea Regionale. E probabilmente non vi sarà fino al voto del 4 marzo, e poi chissà. Le prime scosse sismiche si sono registrate sul disegno di legge per cancellare la doppia preferenza di genere per le elezioni amministrative. Poi, altra scossa di assestamento, sul no alla legge per il terzo mandato dei sindaci nei Comuni con pochi abitanti. E, più che assestare, si sono scatenati altri movimenti tellurici che rendono il tutto incerto e, soprattutto, instabile. Sì perchè per le nomine dei componenti di Forza Italia nella Commissione regionale antimafia sarebbero stati designati, in virtù del loro profilo giuridico, Tommaso Calderone e Rossana Cannata. Però il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Milazzo, sarebbe propenso a nominare, anzichè Rossana Cannata, Stefano Pellegrino, già presidente della Commissione Affari Istituzionali. E se fosse così? Se fosse così anche Tommaso Calderone rinuncerebbe all’incarico. Lui, Calderone, frena e afferma: “Non arriveremo a tanto. Il profilo di Rossana Cannata è ideale per il ruolo, e i nomi designati sono quelli. In questo momento il problema non si pone. L’orientamento è Calderone-Cannata”. E la stessa Rossana Cannata condivide e rilancia: “Non c’è niente di ufficiale ma si tratta di una nomina che combacia con il mio profilo giuridico, quindi mi auguro che non si arrivi a ‘punizioni’ non previste”. Punizioni? Che significa? Spazio alle congetture: Calderone e Cannata alcuni giorni addietro hanno firmato, insieme ai colleghi di Forza Italia, Marianna Caronia e Riccardo Gallo, un comunicato stampa tramite cui si chiede al capogruppo Milazzo di convocare subito una riunione del gruppo di Forza Italia. E perchè? “Perchè – si legge nel documento – bisogna concordare una linea politica che, considerato il momento storico territoriale, sia in grado di rispondere a emergenze quali la povertà, l’occupazione, le disabilità, il precariato, l’assenza di sviluppo, la mancanza di infrastrutture, il ritardo nella spesa comunitaria, la mancanza di risorse per i Comuni, il taglio dei servizi essenziali, i rifiuti e l’emergenza idrica. L’invito, esteso a tutti gli assessori di riferimento, rappresenta un chiaro messaggio di vicinanza al territorio che il gruppo parlamentare più numeroso della maggioranza, ossia Forza Italia, estende anche al Governo regionale”. E allora? Quale sarebbe il problema? Calderone, che ha firmato, conferma e spiega: “Niente di strano. In tutti i campi i cittadini ci chiedono presenza e noi vogliamo dare maggiore impulso alle iniziative politiche di Forza Italia con una maggiore coesione tra di noi. Data la grossa disaffezione della gente per la politica ho ritenuto di fare questo passo”. E la Cannata condivide e rilancia: “In un momento così importante serve confronto e non iniziative singolari come quelle portate avanti finora. Abbiamo bisogno di compattezza e lo dimostra il disagio del partito. Qui sono settimane che non si vede nessuno, né Gianfranco Micciché né il capogruppo Milazzo. Sono tutti in campagna elettorale per il 4 marzo. Anche per la composizione delle liste del partito non siamo stai mai coinvolti. Mi auguro che dopo le Politiche le cose possano tornare a funzionare normalmente. E che si svolga la riunione che abbiamo richiesto” – conclude Rossana Cannata. In verità, un primo tentativo di riunione vi è stato, ma è naufragato perchè non si sono presentati nè Miccichè nè Milazzo. Dunque, dopo il voto per le Politiche si ritenterà, nella speranza che marzo sia davvero primavera di rose e fiori. Oggi come oggi invece il barometro è a tempesta.