Il 14 gennaio 2015 la Cassazione ha confermato la sentenza emessa il 28 giugno 2013 dalla Corte d’Appello di Palermo che confermato a sua volta la sentenza del Tribunale di Agrigento che il 7 giugno 2012 ha condannato a 18 anni di carcere Salvatore Rotolo, 44 anni, di Agrigento, giudicato in abbreviato e imputato dell’ omicidio della compagna, Antonella Alfano, 34 anni, anche lei di Agrigento, scoperta morta carbonizzata all’interno della sua Fiat 600 la mattina del 5 febbraio del 2011. Rotolo, al culmine di una lite, ha ucciso la donna e poi ha simulato un incidente stradale lanciando giù da una scarpata l’ automobile di lei, e poi appiccando il fuoco alla stessa automobile. E’ stata sottratta la potestà genitoriale a Salvatore Rotolo: quando è stato compiuto l’efferato delitto, Antonella Alfano è stata madre di una bambina di pochi mesi, poi affidata definitivamente alla famiglia di lei. E Rotolo adesso è stato denunciato per violazione degli obblighi di assistenza perché non avrebbe adempiuto all’obbligo di mantenimento della figlia.