HomeCronacaArnone sulle prescrizioni imposte dal Tribunale di Sorveglianza

Arnone sulle prescrizioni imposte dal Tribunale di Sorveglianza

Giuseppe Arnone
L’avvocato agrigentino, Giuseppe Arnone, in riferimento alle prescrizioni impostegli nell’ambito della misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali, precisa e afferma: “Non è vero che il Tribunale di Sorveglianza, a cui riconosco saggezza, equilibrio, senso della giustizia ed equità, mi ha proibito di scrivere articoli di stampa, libri o pubblicazioni. Posso pienamente esprimere il mio pensiero con il limite che non devo oggettivamente e palesemente attaccare istituzioni e i soggetti pubblici e privati in modo ingiustificato. Il Tribunale di Sorveglianza espressamente mi riconosce, con un passaggio scritto in grassetto e sottolineato, il diritto di continuare nella mia attività di denunzia per il ripristino della legalità ad Agrigento. Il Tribunale mi ha solo vietato l’organizzazione e la partecipazione a manifestazioni pubbliche ovvero comizi, dibattiti o conferenze, trasmissioni in tv e altro”. L’avvocato Arnone, inoltre, annuncia ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, e spiega: “In Appello e in Cassazione, per ribaltare la sentenza di assoluzione del Tribunale e condannarmi, hanno commesso un gravissimo errore per il quale ricorrerò alla Corte europea dei diritti dell’uomo. La Cassazione scrive espressamente che la prova della mia volontà di calunniare, e quindi della mia colpevolezza, emerge da un’intervista resa ad un’emittente televisiva. Peccato che non vi è nel fascicolo del processo alcuna intervista televisiva”. Infine, Arnone annuncia che la Corte d’Appello Civile di Palermo ha accolto la sua istanza di ricusazione nei confronti del giudice Francesco Provenzano il quale, di conseguenza, non potrà più occuparsi di procedimenti giudiziari attinenti allo stesso Arnone.

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