A Palermo si procede al razionamento nella distribuzione dell’acqua come se fosse un evento irrazionale, difficile da razionalizzare, e ragionevolmente fosse impossibile che l’acqua sia distribuita a turni. E invece nella città capoluogo di regione si materializza lo spettro con cui tante altre città delle province dell’isola convivono da decenni. La turnazione sarà un primo provvedimento per affrontare l’emergenza idrica a Palermo provocata dalla scarsa piovosità e dagli invasi a secco. E la prossima settimana è atteso dal Consiglio dei ministri il riconoscimento dello stato di calamità naturale. La rotazione nella distribuzione dell’acqua è stata appena sentenziata in occasione della riunione di un vertice alla Regione. Attorno allo stesso tavolo si sono seduti il presidente Nello Musumeci, i tecnici del dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti, il vicesindaco Sergio Marino, e la presidente dell’Amap, Maria Prestigiacomo. Inizialmente il razionamento sarà attuato solo in una zona, non per diluire i disagi ma per accertarsi che le tubature reggano alla chiusura e poi alla pressione quando scorrerà nuovamente l’acqua. Le prove tecniche proseguiranno per parecchi giorni, soprattutto nelle reti idriche a ridosso di ospedali e caserme. Quando il semaforo sarà del tutto verde, e il razionamento sarà ordinariamente esteso a tutto il territorio cittadino, l’acqua sarà distribuita un giorno sì e due no. Nel frattempo, se dal Consiglio dei ministri sarà accordato il riconoscimento dello stato di calamità naturale, saranno possibili i provvedimenti emergenziali, ad esempio, a breve, la requisizione dei pozzi privati, e poi, a medio termine, l’attivazione di tre dissalatori permanenti fra Palermo città nella zona del porto, e poi uno nella costa sud a Termini Imerese e un altro nella costa nord a Carini. Il sindaco, Leoluca Orlando, commenta: “Siamo in una situazione di grave crisi, alla quale, però, finalmente, le istituzioni regionali e comunali stanno reagendo in modo coordinato e collaborativo. Il Comune di Palermo, tramite l’Amap, ha adottato in questi mesi tutte le soluzioni possibili per scongiurare la turnazione, dalla riattivazione del collegamento con Scillato al potenziamento del prelievo da Presidiana. Ma senza piogge la situazione è destinataa peggiorare. Se davvero, nei prossimi giorni, saremo costretti alla turnazione, faremo di tutto per limitare i disagi e in ogni caso getteremo le basi perché la città sia dotata nel medio – lungo periodo di nuove fonti di approvvigionamento. Esprimo apprezzamento al governo nazionale che sta concretamente esaminando e, come auspichiamo, dichiarando lo stato di calamità naturale nel settore idrico dell’intera Regione”.