La Corte d’Appello di Palermo, in riforma della sentenza di primo grado, ha assolto M C, sono le iniziali del nome, condannato dal Tribunale di Agrigento a 9 mesi di reclusione per omicidio colposo a seguito della morte di R M, nel 2007, a seguito di un incidente stradale lungo la strada provinciale 3 che collega Aragona con Favara. M C è difeso dagli avvocati Giuseppe Giglione e Gianmarco Carnabuci, che commentano: “L’imputato, da anni emigrato all’estero, era stato coinvolto nel procedimento in quanto comproprietario del terreno, sul quale ricade il “muretto della contesa” realizzato ad una distanza dal limite della carreggiata inferiore a quella prescritta dalla concessione. I legali, in appello, con documenti alla mano e citando precedenti della Cassazione, hanno dimostrato l’estraneità del loro assistito sia rispetto al possesso e alla disponibilità del fondo, sia rispetto all’affidamento di incarichi per la costruzione delle opere. Quando si affrontano vicende giudiziarie, in cui ci sono delle vittime, non si può esultare per l’esito positivo di una sentenza, ma certamente rileviamo che il risultato ottenuto consegna la verità anche dal punto di vista processuale”.