Per il cane dei Carabinieri sarà stato un compito facile scoprire le armi e le munizioni nascoste dentro la cuccia del cane. Il cagnolo segugio avrà fiutato l’odore canino amico, e nella sua tana ha poi scovato la ferramenta esplosiva. E i Carabinieri del Comando provinciale di Agrigento hanno arrestato il detentore di un arsenale nascosto, in parte, nella cuccia del suo cane. L’irruzione dei militari è scattata lanciando all’arrembaggio non solo le unità cinofile, ossia i cani, ma anche i metal detector. Il bottino del sequestro è di 12 pistole, tra semiautomatiche e revolver, e alcune con la matricola abrasa, un fucile di fabbricazione artigianale, oltre 400 cartucce, e poi dispositivi per la pulizia e la manutenzione delle armi. I Carabinieri hanno pedinato l’uomo armato, un anziano 80enne, probabilmente perché, a seguito di alcuni indizi, hanno sospettato di lui, solito a rapportarsi con altre persone in incontri che gli investigatori, assecondando il loro “fiuto investigativo”, definiscono “strani”. Nell’abitazione del vecchietto le armi e le munizioni sono saltate fuori non solo dalla cuccia ma anche da dei calzini, eccoli nelle immagini, come fossero della Befana…E poi da un paio di stivali e da un barattolo di vernici. Lui, l’armato, ha ritenuto di distribuire sapientemente l’armamento ovunque, al fine di depistare eventuali ricerche, e invece il tentativo di occultamento si è rivelato inutile. Peraltro, una pistola gli è stata subito scoperta nella giacca che ha indossato quando è scattata la perquisizione implacabile dei Carabinieri. Le armi, efficienti e pronte a sparare, sono adesso a Messina, all’attenzione dei Carabinieri del Ris, il Reparto investigazioni scientifiche, per accertare se davvero abbiano già sparato, rendendosi protagoniste di atti delittuosi. L’anziano è stato arrestato. Ai magistrati della Procura saccense risponderà di detenzione illegale di armi e munizioni.