Ad Agrigento, al palazzo di giustizia, in Tribunale si è svolta un’altra udienza del processo a carico dei medici Sergio Sutera Sardo e Salvatore Napolitano, imputati di omicidio colposo a seguito della morte di Vincenzo Rigoli, 19 anni, di Agrigento, vittima di un incidente stradale e poi deceduto in ospedale, al San Giovanni di Dio, ad Agrigento, in sala operatoria, a causa di uno shock emorragico, nella notte tra il 16 ed il 17 dicembre 2012. In aula è stato ascoltato lo stesso ex primario di Chirurgia, Salvatore Napolitano, che, tra l’altro, ha affermato: “Quando mi ha chiamato il collega Danilo Turco, che era di guardia al reparto di chirurgia, ero a letto. Mi disse che era arrivato al pronto soccorso un ragazzo ferito gravemente in un incidente stradale, mi vestii di corsa e presi l’auto. C’era un nubifragio, per questo impiegai due ore per arrivare all’ospedale. E quando sono arrivato, alle 2 della notte, mi sono trovato davanti a una situazione disastrosa. Il povero ragazzo era in condizioni pre-terminali. Aveva una gravissima lesione epatica che i colleghi avevano tentato di ricucire con dei punti. La sopravvivenza è molto complicata in questi casi ma nel caso di Rigoli c’era anche di peggio perché il paziente aveva un grave trauma cranico e addominale associato a uno pneumotoracico che correttamente era stato drenato prima che arrivassi io”.