Oggi trattiamo un argomento quanto mai attuale: il mercato del lavoro.
Partiamo dal principio: come possiamo definire il mercato del lavoro? Il mercato del lavoro è quell’insieme di meccanismi attraverso i quali la domanda delle imprese e l’offerta dei lavoratori si incontrano.
Le regole di funzionamento del mercato del lavoro sono spesso oggetto di confronto pubblico e di richieste di cambiamento, in base all’andamento dell’economia, alle aspettative sociali ed al ruolo esercitato dalle istituzioni e dalle rappresentanze sociali.
Se pensiamo a quanto viene insegnato nelle Università, dal punto di vista della teoria microeconomica il mercato del lavoro non è concettualmente diverso da qualsiasi altro mercato. In condizioni concorrenziali, l’equilibrio si instaurerà allorché la domanda di lavoro ottimale da parte delle imprese eguaglierà l’offerta di lavoro ottimale da parte degli individui.
Le quantità di lavoro domandate e offerte sono ottimali nel senso che sono quelle che rispettivamente rendono massimo il profitto dell’impresa e massima l’utilità dell’individuo.
I soggetti coinvolti in questa transazione sono tre, quindi:
- i datori di lavoro, che necessitano di forza lavoro,
- i lavoratori che lo offrono
- e le istituzioni che garantiscono il rispetto delle regole.
L’insieme dei soggetti che offrono lavoro costituisce “la forza lavoro”. La forza lavoro è formata dai soggetti, occupati o disoccupati, che lavorano, possono farlo o sono disposti a farlo.
La forza lavoro occupata è costituita dai lavoratori dipendenti e dai lavoratori indipendenti; La forza lavoro disoccupata è costituita da coloro che non hanno mai lavorato o sono in cerca di prima occupazione e da coloro che hanno perso l’occupazione oppure sono in cerca di nuova occupazione