E’ stata eseguita in mattinata l’autopsia su Totò Riina, detenuto al 41 bis e morto all’ospedale di Parma alle 3.37 di ieri, venerdì 17 novembre. Poi la Procura concederà il nulla osta per il trasporto della salma in Sicilia. L’esame medico legale è nell’ambito di un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti. Si tratta di una ipotesi tecnica che consente di svolgere l’accertamento e fugare ogni dubbio sul decesso del boss di Cosa Nostra. “Oltre a cause ed epoca” della morte” al medico è chiesto di evidenziare “ogni altro elemento che possa risultare utile al prosieguo delle indagini e in particolare la compatibilità tra i segni obiettivi riscontrabili e l’ipotesi eziologica del decesso in atti”. Nel frattempo i familiari, a seguito del permesso firmato dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, hanno raggiunto Parma. E a Parma è anche il figlio Salvo, partito non da Corleone ma da Padova, dove dimora in libertà vigilata dopo avere scontato la condanna a otto anni per associazione mafiosa, e dove lavora da tempo presso una cooperativa sociale.