Alla Regione si discute e si dibatte non solo della scelta degli assessori. Anche le massime cariche istituzionali, così come sottogoverni e ruoli da dirigente generale, sono, e saranno probabilmente ancora per parecchio tempo, in movimento a tempo di valzer. Nello Musumeci intende nominare alla prima poltrona della burocrazia regionale, a capo della segreteria generale, la nipote del presidente della Repubblica, Maria Mattarella, segretaria generale al posto di Patrizia Monterosso. E poi avrebbe scelto un suo fedelissimo, Ruggero Razza, come assessore alla Sanità. Sabato è in programma la proclamazione del nuovo presidente della Regione, e poi lunedì è in calendario un primo vertice di maggioranza per la scelta, tra l’altro, degli assessori, anche se il coordinatore e deputato di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, ha sollevato al momento la paletta rossa: “Prima si elegge il presidente dell’Assemblea regionale, e poi si nominano gli assessori”. Se così fosse, la squadra di governo sarà partorita dopo la prima decade di dicembre, perché il presidente di Sala d’Ercole lo si eleggerà in occasione della prima seduta dell’Assemblea. E lo stesso Miccichè è il più accreditato presidente, ma il voto è a scrutinio segreto e quindi bisogna procedere a passi di piombo. Ricapitolando, gli assessori certi, oltre al già citato Ruggero Razza alla Sanità, al momento sono Gaetano Armao, Vittorio Sgarbi e Roberto Lagalla. Armao è vicepresidente della Regione con la delega all’Economia. Poi Vittorio Sgarbi ai Beni Culturali. E poi Roberto Lagalla alla Formazione. Poi gli altri assessori di Forza Italia dovrebbero essere cinque: il già capogruppo all’Ars Marco Falcone, Orazio Ragusa, eletto a Ragusa, Nino Germanà, primo dei non eletti a Messina, Riccardo Gallo, eletto ad Agrigento, e Giuseppe Guaiana, eletto a Trapani. Poi Alessandro Aricò, di Diventerà Bellissima, al Territorio e Ambiente oppure al Turismo. Poi l’agrigentina Margherita La Rocca Ruvolo, dell’Udc, alle Politiche sociali e della famiglia. E ancora in quota Udc di Cesa vi sarebbe Mimmo Turano alle Infrastrutture. Poi per i Popolari e Autonomisti, oltre Lagalla, il secondo assessore sarebbe Totò Cordaro.
