All’Assemblea regionale i seggi sono adesso ripartiti così: dei 70, 36 a Nello Musumeci, 20 a Giancarlo Cancelleri, 13 a Fabrizio Micari, e uno a Claudio Fava. Nello Musumeci si appresta al lavoro, e il primo adempimento è la squadra di governo. E Musumeci afferma: “La formazione del governo sarà mio compito dopo avere certamente parlato con le forze della coalizione. Sceglierò persone al di sopra di ogni sospetto, pulite e competenti. E marceremo con un unico passo: è finito il tempo della ricreazione. Sono interessato a parlare con il governo centrale e con la Commissione europea per il bene della Sicilia, non mi occupo di alchimie”. Poi, in riferimento alle paventate difficoltà a governare in mancanza di una maggioranza, nonostante i 36 seggi, il presidente della Regione risponde: “Mi dicono i miei amici che la maggioranza all’Assemblea regionale siciliana ce l’abbiamo, ma sono sicuro che in Parlamento troveremo un consenso ampio, perchè su 4-5 cose importanti troveremo un accordo, al di là delle differenze tra destra e sinistra, maggioranza e opposizione. Perché nessun partito potrà tirarsi indietro, nelle condizioni in cui ci troviamo la gente ci viene a prendere nelle nostre stanze se pensiamo di giocare al tanto peggio tanto meglio. Con i voti palesi vedrete che le maggioranze le formeremo sulle oggettive iniziative utili a questa terra. Quindi non mi preoccupa il numero della maggioranza”. Poi, inevitabile, è l’allusione agli impresentabili, ricorrente durante la campagna elettorale, e Nello Musumeci replica: “So che incontrerò qualche problema, perché vorrò dire qualche no, finalmente. Ma bisogna liberare questa terra dalla zavorra, dalle contiguità che possono apparire opache. Ormai gli impresentabili appartengono all’archivio”. Ma anche gli impresentabili hanno portato voti! E Musumeci risponde piccato: “A me no, io ho avuto alcuni punti in meno della coalizione. Avevo chiesto agli impresentabili di non votarmi e sono stati precisi e puntuali, e li ringrazio”. Poi, in conclusione, il tema dei vitalizi, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, e il presidente annuncia: “Affronterò anche il tema dei vitalizi, un tema che in campagna elettorale è stato affrontato in modo strumentale. Già i primi tagli li abbiamo fatti ai nostri emolumenti che abbiamo tagliato del 42 per cento, e abbiamo tagliato i vitalizi ai deputati in carica. Affronteremo il tema degli altri vitalizi con i capigruppo parlamentari e, se mi consentite, vorrei cominciare a tagliare gli sprechi e la spesa parassitaria che ancora caratterizza molte strutture della Regione. Vorrei lottare contro i fitti passivi, contro le auto blu che spesso mi sembrano assolutamente inutili se non dannose. Io da Presidente dell’Antimafia viaggiavo in treno. Insomma daremo segnali concreti perché la gente si aspetta elementi di novità”.