Signori quattro milioni e mezzo di Siciliani aventi diritto: si vota domani, domenica 5 novembre, giorno di San Zaccaria, il padre di San Giovanni Battista, che annunciò la venuta del Messia e che battezzò Gesù. Se vi recherete, vi recherete alle urne, il cui indirizzo e numero di sezione è indicato nella vostra scheda elettorale personale, per scegliere uno dei cinque candidati alla presidenza della Regione. Si tratta di, in ordine alfabetico, Giancarlo Cancelleri del Movimento 5 Stelle, Claudio Fava della Sinistra, Roberto La Rosa dei Siciliani Liberi, Fabrizio Micari del Centrosinistra e Nello Musumeci del Centrodestra. Non è necessario che il candidato deputato da voi scelto sia della stessa forza politica del candidato presidente. Sono due scelte congiunte o disgiunte, secondo vostra volontà. La domanda sorge spontanea: e allora le schede elettorali saranno due? No, la scheda elettorale è una sola, e sulla stessa scheda si vota la lista regionale collegata al candidato presidente che intendete votare, e la lista provinciale collegata al candidato deputato che intendete votare. Se votate solo per il candidato deputato, quindi se votate solo per la lista provinciale, e non votate per nessuna lista regionale, allora il voto alla lista provinciale si estende automaticamente alla lista regionale collegata alla lista provinciale scelta. Dunque ricapitolando: disegnate una x sul rettangolo del candidato presidente della Regione scelto. Poi esprimerete la preferenza per un candidato all’Assemblea Regionale scrivendo il suo nome accanto al simbolo sbarrato della sua forza politica. Si vota dalle ore 8 alle ore 22. Lo scrutinio, quindi lo spoglio delle schede e la conta dei voti, inizia lunedì 6 novembre alle ore 8. Non vi sarà alcun ballottaggio o quorum da raggiungere: è proclamato eletto alla carica di Presidente della Regione il capolista della lista regionale che ottiene il maggior numero di voti validi. Poi l’Assemblea Regionale è eletta con il sistema proporzionale con un correttivo maggioritario. I seggi a Sala d’Ercole sono 70 e non più 90: 62 sono attribuiti in ragione proporzionale sulla base di liste di candidati concorrenti nei collegi elettorali provinciali. Il 63esimo seggio al Presidente della Regione. I restanti, fino ad un massimo di 6, ai candidati della lista regionale (il listino) del Presidente eletto. Poi, la soglia di sbarramento: non sono ammesse all’assegnazione dei seggi le liste provinciali il cui gruppo abbia ottenuto nell’intera Regione una cifra elettorale inferiore al 5% del totale regionale dei voti.