Il deputato regionale di Sicilia Futura, Michele Cimino, interviene nel merito del dibattito e delle iniziative di protesta in corso in riferimento alle precarietà del colle e della Cattedrale nel centro storico di Agrigento. Michele Cimino afferma: “Voglio ricordare a quanti oggi si strappano le vesti per la collina del Duomo di Agrigento che gli unici interventi di un certo rilievo che nel recente passato sono stati finanziati su Agrigento risalgono al 2005 quando da Assessore alla Protezione Civile, dopo la visita di Bertolaso, ho fatto arrivare quasi 17 milioni di euro. Esattamente: 8 milioni sono stati destinati ad interventi sulla Cattedrale, sul Seminario, sul serbatoio dell’Itria, sulla rete idrica e fognante di via Duomo e sull’edificio della Curia vescovile. Poi 3 milioni di euro sono stati destinati alla Chiesa di Sant’Alfonso. Poi 1 milione di euro destinato ad interventi di recupero sicurezza del centro storico. E poi 1 milione e mezzo di euro destinato alle vie di fuga, e 1 milione al monitoraggio della collina. Ho lasciato all’epoca altre somme da spendere mentre qualcuno, male informato, ancora oggi protesta, a mio avviso ingiustamente, per l’immobilismo della politica regionale e degli Uffici della Protezione civile. Invece la Protezione Civile anche oggi ha già pronto un progetto per la messa in sicurezza del Duomo ma lo stesso intervento non è gradito dall’Ufficio tecnico preposto, mentre il progetto delle vie di fuga, anche se finanziato, all’epoca fu boicottato sia dalla Soprintendenza che dal Comune. La via di fuga, se realizzata, avrebbe agevolato anche la viabilità della collina del Duomo, non solo in caso di emergenza ma anche in tempo di quiete. Qualcuno che non ha capito l’importanza dell’intervento oggi torna a parlare solo di piani di evacuazione destando solo allarmismo nella popolazione. E’ perfettamente inutile pertanto oggi manifestare contro se stessi. Venerdì 3 novembre, i miei amici ed io, manifesteremo, ma manifesteremo contro questo immobilismo e contro queste interferenze di alcuni Uffici che hanno bloccato l’azione della politica regionale, perché, come appena dimostrato, ho sempre testimoniato amore per questa terra, non con parole ed inutili proclami ma con fatti concreti, visibili e documentati. Tutto il resto è solo passerella e strumentalizzazione che spero non sia legata all’attuale momento elettorale” – conclude Michele Cimino.