Ad Agrigento, Maurizio Saia, Fabrizio Danile e Matteo Lo Raso, in rappresentanza di Cisl, Uil e Cgil, hanno incontrato il presidente del Consorzio universitario, Giovanni Di Maida. I tre sindacalisti a conclusione dell’incontro affermano: “Le Università ricevono dal Ministero un contributo all’anno per ogni studente in corso. L’Università di Palermo riceve, per il numero degli studenti in corso ad Agrigento, 7mila e 281 euro all’anno per ogni studente. Nel 2016, ad Agrigento, per 1024 studenti iscritti, l’Università di Palermo ha incassato dal Ministero 7 milioni e 544mila euro. E si tratta di una cifra molto superiore rispetto ai costi sostenuti da Palermo per Agrigento. Inoltre, l’Università di Palermo incassa le tasse di iscrizione pagate dagli studenti, e si tratta di un altro milione di euro. Dunque, Cgil, Cisl e Uil hanno espresso la volontà di chiudere definitivamente il rapporto con l’Università di Palermo, che chiude i corsi di laurea ad Agrigento, ed avviare, come già si sta facendo, intese con altre Università italiane ed estere, al fine di arricchire e rendere competitivo il Polo universitario agrigentino legandolo ancor di più e a filo doppio con l’economia e le esigenze del nostro territorio”.