Dall’inizio dell’anno, secondo i dati del ministero dell’Interno, i migranti giunti sulle coste italiane sono stati 100.541, il 22% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando sulle nostre coste arrivarono 129.225 extracomunitari.
In Sicilia, solo nel weekend appena trascorso, le buone condizioni meteorologiche hanno favorito la ripresa dei viaggi, tanto che sono stati 15 gli interventi di soccorso con 1.600 persone recuperate in mare da parte degli assetti militari e delle Organizzazioni non governative che ancora operano nel Mediterraneo centrale. Nel dettaglio sono già approdati 552 migranti ad Augusta, e oltre 600 a Catania. E proseguono nel frattempo gli sbarchi “fantasma” sulla costa agrigentina, tra Realmonte, Siculiana e Porto Empedocle.
Intanto a Lampedusa infuriano le polemiche. Il sindaco Totò Martello ha lanciato un appello chiedendo la chiusura dell’hotspot per i migranti, “perché non funziona, i migranti escono ed entrano a loro piacimento, bivaccano e commettono reati”, il tutto tra critiche e apprezzamenti. E
l’appello di Martello è servito a qualcosa, e lo stesso sindaco afferma: “E’ stato l’unico modo per accendere i riflettori su quello che da alcune settimane sta avvenendo nella nostra isola. In troppe occasioni i migranti sbarcano, vengono soccorsi ed accolti, e subito dopo vengono lasciati liberi di muoversi come vogliono senza che nessuno intervenga per verificare se soggiornano o meno all’interno del Centro. Qui il tema non è né il razzismo né l’intolleranza: il punto è il rispetto dell’ordine pubblico e delle regole. Purtroppo però devo constatare che chiedere che anche i migranti rispettino le stesse regole che valgono per i lampedusani e per gli altri cittadini italiani, secondo qualcuno significa essere “razzista” se non addirittura “terrorista”.
E dopo il clamore mediatico determinato dalle dichiarazioni del sindaco Martello, la situazione a Lampedusa, in 24 ore, è tornata alla ‘normalità’. Sono aumentati i controlli sui migranti e il Centro di accoglienza ha ripreso le sue funzioni. “Lampedusa è stata, è, ed intende continuare ad essere un’isola di accoglienza” – sottolinea Totó Martello.