HomeCronacaAgrigento, il caso "tassa di stazionamento" ancora non risolto

Agrigento, il caso “tassa di stazionamento” ancora non risolto

Ad Agrigento la Polizia Municipale, dopo alcuni mesi di tregua, multa ancora, nei pressi della Valle dei Templi, gli autobus turistici senza ricevuta di pagamento della tassa di stazionamento in città. La tassa, 70 euro per i bus e 40 euro per i minibus, si dovrebbe pagare “esclusivamente” attraverso bonifico bancario che dovrebbe essere trasmesso via mail al Comune almeno due giorni prima dell’ingresso del bus turistico ad Agrigento. Dunque, se l’azienda dovesse ricevere l’incarico di trasportare dei viaggiatori per una visita nella città dei Templi lo stesso giorno, o magari la sera prima, dovrà rinunciare, perché non è nelle condizioni di pagare la tassa al momento dell’arrivo in città dato che il regolamento non lo permette. Inoltre le due aree di sosta degli autobus turistici non sono adeguate: Cugno Vela a Villaseta perché è vergognosamente degradata, e piazzale Ugo La Malfa perché è sempre occupato da altri mezzi e dal mercato il venerdì. I rappresentanti delle Aziende di trasporto hanno più volte contestato ai dirigenti del Comune e all’amministrazione di Agrigento la mancata possibilità di pagare al momento dell’arrivo ad Agrigento la tassa dovuta in appositi Check Point, così come accade nelle maggiori località turistiche, tra Taormina, Siracusa, Noto, Cefalù e Monreale. I rappresentanti delle Aziende di trasporto tardano purtroppo a comprendere che Agrigento è Agrigento, e mica la si può paragonare ad altro.

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