La notizia recente che viene dal governo, apparentemente confortante, è la ripresa economica che sembrerebbe avere uno spiraglio. La crisi che cominciò ad abbattersi sul nostro Paese già negli anni ’90 e che negli ultimi dieci anni ha letteralmente oppresso gli italiani, adesso, così come ci dicono da Roma, sembrerebbe aver cambiato rotta. Dall’Istat si apprende un lieve aumento nei dati di bilancio: nel 2017 si prevede un aumento del prodotto interno lordo (Pil) pari all’1% in termini reali. Il tasso di crescita è lievemente superiore a quello registrato nel 2016. La spesa delle famiglie in termini reali è stimata in aumento dell’1%. Anche la crescita dei consumi continuerebbe ad essere alimentata dai miglioramenti del mercato del lavoro, solo parzialmente limitati dal rialzo atteso dei prezzi al consumo. Per quanto riguarda l’occupazione, la riduzione della disoccupazione osservata negli ultimi anni proseguirebbe anche nel 2017, con un tasso previsto pari all’11,5%. I dati di bilancio, anche se non sono del tutto soddisfacenti, rappresentano senza dubbio un miglioramento rispetto agli ultimi dieci anni. Ma quanto, realmente, la ripresa si avverte nelle tasche e nelle scelte di consumo degli italiani?…interviste in onda al Videogiornale di Teleacras…
Dunque, a conti fatti, per le tasche degli italiani, non si può ancora parlare di una concreta inversione di tendenza rispetto alla crisi di questi anni. Gli economisti, piuttosto che parlare di ripresa, preferiscono parlare di “ripresina”; di fatto una ripresa c’è, ma vi è ancora un percorso ad ostacoli che il nostro Paese dovrà superare prima di poter scongiurare l’allarme.