Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, è appena rientrato da Roma, dove ha incontrato i vertici nazionali del Partito Democratico. Lui, Crocetta, insegue la candidatura per il secondo mandato perché sostiene che lo Statuto del Pd assegna una sorta di “diritto di prelazione” al presidente uscente qualora non si votino le Primarie. E Crocetta non molla, e ribadisce: “O io o le primarie”. E poi spiega: “Io non sarò elemento di rottura con il Partito Democratico, ma io mi faccio portavoce di una base indignata per scelte fatte senza confronto. Abbiamo assistito a un progetto calato dall’alto. Io con il Megafono ho contribuito alle vittorie del Pd alla Regione e con Bianco a Catania. Io e il Megafono meritiamo rispetto e quindi vogliamo essere interpellati. Fabrizio Micari è una brava persona ma quali sono le idee e i programmi di questo centrosinistra? So solo che su mandato di Roma vogliono svendere l’Autonomia. Il mio è l’ultimo tentativo estremo di costruire una coalizione tutti insieme nel rispetto dello statuto che prevede in assenza di primarie la ricandidatura del governatore uscente. Micari si confronti alle primarie, facciamole il 17 settembre, il tempo c’è. Chi non accetta l’idea del confronto allora è lui che rompe e vuole spaccare tutto” – conclude Crocetta. Nel frattempo, però, Leoluca Orlando solleva ancora di più le vele al vento e naviga veloce nella formazione della lista dei candidati a sostegno della candidatura di Micari. Tra gli sponsor del progetto orlandiano e del “modello Palermo” applicato alle elezioni Regionali vi è il presidente dell’Assemblea regionale, Giovanni Ardizzone, che, a proposito della lista per Micari, annuncia: “Sarà una lista che farà da vero ago della bilancia e potrebbe essere il punto di forza del centrosinistra a sostegno di Fabrizio Micari. La “lista dei territori” che sta mettendo su il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e che di fatto sarà la lista del candidato presidente Fabrizio Micari, punta a superare il 5 per cento e come obiettivo si pone almeno il 10 per cento. I lavori per costruirla con un forte radicamento territoriale e diffuso su tutta la Sicilia sono iniziati”. Ancora nel frattempo, dal coordinamento regionale di Articolo 1 – Movimento dei Democratici e Progressisti è emersa la scelta all’unanimità di Claudio Fava come candidato alla presidenza della Regione, e il voto compatto per la ricomposizione delle forze di sinistra.