Lunedì prossimo, 4 settembre, a Licata sono attese altre demolizioni di immobili abusivi, con sentenza definitiva e sotto diffida della Procura della Repubblica di Agrigento. Si tratta di immobili da abbattere che sono stati già acquisiti al patrimonio e che ricadono nella fascia costiera, oltre il limite letale di distanza dalla battigia. I mezzi dell’impresa Patriarca di Comiso saranno verosimilmente già domenica in città, e seguiranno l’ordine di demolizione secondo l’elenco trasmesso dalla Procura al Municipio.
Dunque, a Licata, a pochi giorni dall’approvazione della mozione di sfiducia al sindaco Angelo Cambiano, si riaccendono i motori delle ruspe, le stesse che hanno caratterizzato i due anni di gestione amministrativa da parte del sindaco Cambiano, tra proteste, minacce e attentati. Ad oggi sono 72 gli edifici abbattuti a Licata.
Nell’immediato futuro, a fronteggiare tale problema sarà il commissario straordinario Maria Grazia Brandara, nominata dal presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. E Brandara, che si è appena insediata al Municipio di Licata, indossando per la seconda volta la fascia tricolore come commissario, tra l’altro ha dichiarato: “Licata è di più. A me non piace l’equazione ‘licatese uguale abusivismo uguale delinquente’. Assolutamente no. Le sentenze vanno rispettate senza se e senza ma. Porterò avanti il lavoro già iniziato. Mi dispiace, ma queste sono le regole. Non voglio parlare di abusivismo di necessità o altro, diciamo che la politica in generale a volte ha chiuso un occhio, anche due. Basta poco – ha concluso la Brandara – basta far rispettare le leggi e avremo una Licata ancora più bella, e più splendente di quella che è”.