L’Università di Agrigento punta al riscatto, nonostante i debiti, i contenziosi con l’Università di Palermo, e adesso con le dimissioni da parte del Presidente del Consorzio universitario, Gaetano Armao, candidato alla Presidenza della Regione.
Tuttavia, la nuova gestione amministrativa è impegnata nella crescita del polo didattico incoraggiando e incrementando il colloquio con i giovani studenti, per sondare e valutare le loro aspettative. E secondo quanto emerso da un sondaggio, che è stato somministrato nei mesi scorsi agli studenti, molti sono gli elementi positivi.
Il primo fra tutti è l’istituzione di un nuovo corso di laurea in Mediatore linguistico culturale, indirizzo di studio per il quale si sono già registrate un centinaio di pre – iscrizioni. C’è tempo comunque fino al 30 settembre, e nel caso di esubero delle domande, il Consorzio effettuerà delle prove selettive attraverso colloqui motivazionali durante i primi giorni di ottobre. Si tratta di un nuovo corso di laurea, che punta a formare delle figure professionali sempre più in affermazione negli ultimi anni a seguito dei flussi massicci di migranti. L’offerta formativa mira a garantire non solo la capacità di rendersi interprete ma anche di assolvere ad una funzione di orientamento culturale nei confronti degli immigrati, per favorire la loro completa integrazione. Può essere straniero lo stesso studente, oppure un profondo e attento conoscitore delle realtà degli stranieri con cui viene in contatto. In questo modo si instaura un dialogo più profondo e diretto, che permette di stabilire anche un rapporto di fiducia. In merito interviene il presidente facente funzioni del Cua, Giovanni Di Maida… intervista al Vg…